I lavori fervono all'Accademia Carrara, che intanto ha presentato il nuovo deposito
La direttrice Rodeschini ha mostrato i rinnovati spazi della barchessa, dove verranno conservate le opere del museo non esposte
di Stefania Repola
«L’allestimento sarà sorprendente»: parola di Maria Cristina Rodeschini, direttrice dell’Accademia Carrara che ha aperto questa mattina (11 ottobre), in via eccezionale, le porte del museo alla presenza del responsabile operativo Gianpietro Bonaldi, della curatrice Giulia Zaccariotto e del curatore Paolo Plebani. Nell’occasione, in vista della riapertura ufficiale prevista per il 26 gennaio 2023, sono state illustrate alcune delle novità che riguardano il nuovo allestimento degli spazi museali.
Gori: «Puntare a sostenibilità e attrattività»
Valorizzazione del patrimonio, flessibilità e attrattività dell’offerta espositiva e sostenibilità gestionale sono gli obiettivi della nuova Carrara, sottolineati da Giorgio Gori, sindaco e presidente della Fondazione Accademia Carrara, che ha aggiunto: «Il progetto di riallestimento si prefigge di dare maggiore evidenza al prezioso cuore della collezione e, al tempo stesso, di guadagnare la flessibilità necessaria a realizzare diverse e frequenti focalizzazioni su specifiche parti del patrimonio, così da rendere sempre diversa l’esperienza di visita».
Il sindaco spiega poi che il nuovo allestimento favorirà una migliore sinergia tra la collezione permanente e le mostre temporanee che si succederanno nel tempo all’interno dell’unica e storica sede: «L’intenzione è quella, nella prospettiva dei prossimi anni, di assicurare piena sostenibilità alla Fondazione, così da poter dedicare una crescente quota di risorse alla progettualità artistica ed espositiva. Infine - conclude Gori -, Accademia Carrara aggiungerà un importante tassello in vista dell’appuntamento Bergamo-Brescia Capitale della Cultura 2023, ovvero l’apertura, prevista per la primavera prossima, di oltre tremila metri quadrati di patrimonio verde di pertinenza del museo, finora inaccessibili e che per la prima volta saranno aperti al pubblico. Una Carrara, quindi, che si rinnova profondamente, non solo all’interno delle sale ma anche all’esterno».
La barchessa, nuovo deposito
Il focus dell'appuntamento di questa mattina era la presentazione del rinnovato spazio della barchessa, il “backstage” che, secondo il progetto di rinnovamento dell'architetto Antonio Ravalli e del suo team, sarà adibito a deposito delle opere e a luogo di studio. Trovarsi davanti i capolavori di alcuni dei più importanti pittori al mondo toglie il fiato.
Questo spazio, fornito di accurati sistemi di climatizzazione ideali al fine di tutelare le preziose opere, è un nuovo ambiente funzionale costruito secondo i più innovativi standard di museografia grazie al contributo di fornitori di alto livello del settore, che permetterà di raccogliere e preservare, per la prima volta direttamente all'interno del museo, le opere non esposte. La realizzazione del deposito a griglia favorirà la possibilità di creare più facilmente un dialogo con la collezione in mostra, riducendo tempi e ottimizzando le risorse.
Un luogo però non soltanto di preservazione, ma anche di lavoro e ricerca, animato da professionisti come esperti, studiosi e conservatori che avranno l'opportunità di accedervi e confrontarsi direttamente con le opere e gli oggetti della collezione.
Le quindici sale del museo
Alcune novità riguarderanno anche il modo in cui sono state concepite le quindici sale del museo, che «porteranno in mostra la quintessenza dei capolavori - ha spiegato la direttrice Rodeschini -. Le opere saranno collocate in ordine cronologico e per aree geografiche, in modo da non confondere il visitatore, illuminate da luci al led che ne esalteranno la bellezza».
Altro elemento che contraddistinguerà il nuovo allestimento è la scelta del colore per le sale, che sostituirà la tinta neutra: «Tonalità diverse che, al contempo, forniranno un senso di omogeneità». Tra le novità anche un QR code posizionato al centro dell'allestimento della cancellata che s'affaccia su Piazza Carrara e che permetterà di collegarsi, tramite smartphone, a una pagina web dedicata specificatamente ai lavori di rinnovamento museale che comprendono anche l’apertura de I Giardini di PwC a giugno 2023.
Anche i canali social (Instagram, Facebook, Twitter) di Accademia Carrara fanno da ponte con il pubblico, grazie a un programma editoriale di contenuti dedicati sia ai lavori in corso sia al "museo che verrà".