Aiuti per ripartire

Oltre ventottomila euro raccolti per l'azienda agricola Demetra distrutta dal rogo

Una vera e propria gara di solidarietà, che si traduce non soltanto in aiuti finanziari ma in tanti piccoli e grandi gesti

Oltre ventottomila euro raccolti per l'azienda agricola Demetra distrutta dal rogo
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Tantissima solidarietà, che non si traduce in una sola raccolta fondi ma in piccoli e grandi gesti di chi vuole portare il proprio aiuto dopo la devastazione dell'incendio di una settimana fa. L'azienda agricola Demetra si sta rimettendo in piedi passo dopo passo, grazie alla vicinanza di tantissimi online e nella realtà.

Nella notte tra lunedì 23 e martedì 24 gennaio un incendio si è "mangiato" 35 mila metri quadrati di magazzino, 70 mila di punto vendita e un furgone dell'azienda agricola in via Guerrazzi. L'origine del rogo, a detta del proprietario Dario Teani, pare sia dolosa. Da quel momento è scattata una vera e propria gara di solidarietà: il primo gesto una raccolta fondi online su GoFundMe, che ha sfondato il muro dei 28 mila euro. Altri settemila sono stati invece portati direttamente al titolare da persone del quartiere o vicine a lui e alla sua famiglia.

Poi ci sono tanti che vogliono aiutare in altri modi, chi offrendosi di pulire, chi di portare via il materiale bruciato, altri ancora regalando nuovo materiale o cedendolo a meno della metà del prezzo di vendita. C'è anche una petizione partita dai piccoli di una scuola, che chiedono all'azienda di non chiudere. «Una famiglia ci ha prestato la parte di un capannone nella quale abbiamo potuto riaprire il punto vendita - ha raccontato Teani al Corriere Bergamo -. Arriva gente che vuole aiutare, anche bambini con guanti da lavoro».

«Problema di sicurezza? Non peggio degli altri quartieri»

L'ultimo appello arriva dalle associazioni Per il Villaggio, Centro tutela età, Abbracciaperte Onlus e Unione Sportiva Villaggio Sposi: la proposta alle famiglie è di fare un'offerta di venti euro da febbraio a luglio, per cinque mesi. Ciò dovrebbe garantire una buona base di (ri)partenza dell'azienda di Teani.

«Sapevamo di avere tanti amici, ma tutto questo è inaspettato - ha ammesso il titolare -. Siamo un'azienda privata che fa un servizio per la collettività coinvolgendo il Villaggio. A partire dai bambini: loro sono il nostro futuro e fanno cambiare idea ai genitori. A quanto pare, tanti sentono Demetra come una parte di loro. Si vede che in questi anni abbiamo seminato bene».

Riguardo la questione sicurezza nel quartiere, argomento tra l'altro già trattato dal consigliere comunale e segretario cittadino della Lega Alessandro Carrara e dall'ex deputato del Carroccio Daniele Belotti, la presidente di Per il Villaggio ha negato particolari problematiche. «Ci sono scippi, furti o atti vandalici - ha spiegato Maria Carla Bugada -, ma a parte il caso dell'incendio non credo che siamo in una situazione più difficile di altri quartieri di Bergamo».

Teani, intanto, ha fatto richiesta per installare una sbarra e limitare il passaggio di abusivi nella via privata. Ieri (30 gennaio) ha anche portato agli inquirenti diverso materiale audio e video che, a suo parere, potrebbe servire a trovare i presunti piromani. Le autorità hanno posto sotto sequestro l'area dove l'incendio è scoppiato.

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