Il video che conferma la presenza dei lupi in Val Seriana, a Gandellino
Dopo mesi di segnalazioni, ecco le immagini: si tratta di due esemplari, di cui uno senza una zampa che mangia una carcassa di cervo
Le segnalazioni c'erano da mesi. L'ultima risaliva al luglio scorso, quando ben dodici ovini nella baita di Fontana Mora, a Gandellino, erano stati trovati morti. E dopo numerose smentite, alla fine anche la Provincia si trovò costretta ad ammettere che sì, effettivamente in Val Seriana è probabile che siano tornati i lupi. Ora, diversi mesi dopo, la prova c'è: sono le immagini di una fototrappola installata in zona Roncaglia, proprio a Gandellino, che ha "immortalato" due esemplari.
Due esemplari, «niente branchi»
A confermare la notizia era stata, nei giorni scorsi, Regione Lombardia. Nelle immagini è possibile vedere due esemplari, uno dei quali senza una zampa. Si tratterebbe degli stessi lupi segnalati negli ultimi anni in altre zone sia della Bergamasca che in Valtellina. In particolare, nel video è ben visibile l'esemplare senza una zampa mangiare la carcasse di un cervo già morto.
Nonostante queste immagini, la Polizia provinciale punta a non creare allarmismi, sottolineando come non sia confermata la presenza di uno o più branchi, ma solamente di singoli esemplari di lupo. Dall'altro lato, chi la montagna la vive chiede ora che si faccia qualcosa, dato che la presenza di questi animali mette a rischio non solamente gli allevamenti e l'agricoltura, ma anche il turismo in zona.
«Noi l'avevamo detto»
Sul sito Ruralpini, di cui è titolare e webmaster il prof. Michele Corti (docente associato del Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano), appena pochi giorni fa è stato scritto: «Chi, come Ruralpini, denuncia da 14 anni la gravità del pericolo lupo ha la magra consolazione di poter dire: "l'avevo detto"».
Nelle scorse settimane, avvistamenti di esemplari di lupi erano avvenuti anche lungo l'Adda - cosa con pochi precedenti -, ma anche in quel caso le autorità si erano affrettate a smentire la presenza di branchi e a evitare allarmismi.