Due tiri in porta concessi allo Sporting sono un bel segnale, la qualificazione è aperta
Il gruppo di Gasperini si è proposto sempre con grande costanza, ma ha anche saputo reggere con compattezza gli attacchi avversari
di Fabio Gennari
Il gol in avvio di partita, brutto da rivedere perché caratterizzato da alcuni errori in serie. Poi una fuga sulla corsia di destra, con Musso che ha respinto bene. C'è il palo di Coates nella ripresa, certo, ma quello per la statistica è un tiro fuori. E la Dea si è salvata.
Ciò che resta della serata di ieri (6 marzo) a Lisbona è la sensazione che la formazione atalantina, nell'arco dei 96 minuti di gioco, abbia subito poco. Molto poco. Sorprendentemente poco.
Il lavoro in fase difensiva è stato efficace, il tecnico dello Sporting, Amorim, ha candidamente ammesso che la squadra lusitana ha cercato di abbassare i ritmi perché in questo momento il gruppo è stanco, ma parliamo pur sempre di una formazione che nella ripresa ha schierato Gyokeres (32 gol stagionali) e non ha fatto che il solletico a Musso. E, a proposito del portiere argentino, molto importante il segnale di attenzione che è arrivato: se c'è bisogno di lui, il numero 1 della Dea c'è.
Trascinata da uno Djimsiti molto in palla e con Scalvini abilissimo a entrare nella ripresa da protagonista, l'Atalanta di Lisbona ha visto Hien non in grande forma e Kolasinac meno brillante del solito. Nonostante questo, grande la prova corale di tutto il reparto arretrato (compresa la fase difensiva dei due esterni, tranne Holm sul gol dell'1-0) e la fiducia aumenta pensando alla gara di ritorno che si giocherà a Bergamo la prossima settimana (giovedì 14 marzo, ore 21). Lo Sporting è forte? Certo, ma l'Atalanta non è da meno.
Due tiri possono già essere troppi per alcuni portieri!!
Abbiamo subito poco perché a loro proprio non interessava niente di questa partita...