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Viaggio nei nuovi Giardini Pwc, accanto alla Carrara: tra camminamenti, bistrot e arte

Dal 20 al 22 settembre sono in programma diversi eventi per il primo fine settimana di apertura. Gli orari seguono quelli del locale al loro interno

Viaggio nei nuovi Giardini Pwc, accanto alla Carrara: tra camminamenti, bistrot e arte
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di Marta Belotti

Da venerdì 20 settembre, che si arrivi da via Noca a Bergamo (proprio ai piedi delle scalette che conducono in Città Alta) o dall'interno dell'Accademia Carrara percorrendo il nuovo camminamento appositamente creato, le porte dei tanto attesi Giardini Pwc saranno aperte a tutti.

Lo spazio verde adiacente al museo è infatti pronto a essere apprezzato tanto dai visitatori della pinacoteca, quanto da cittadini o turisti che vogliano semplicemente trovare un luogo di quiete per un aperitivo, una cena o uno spuntino nel nuovo Bù Bistrot in Carrara, i cui gestori sono Luca Maroni e Francesco Guerini, gli stessi del Bù Cheese bar affianco alla Procura.

Come sono strutturati

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Ingresso da via Noca

Giardini di Pwc
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Camminamento Giardini di Pwc

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Giardini di Pwc
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Il Bù Bistrot in Carrara

Giardini di Pwc
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La struttura dei nuovi giardini si sviluppa su una collina ed è costituita da più terrazzamenti. Arrivando da via Noca bisogna quindi salire le scale e ci si trova così di fronte a un primo spiazzo arredato con i tavolini del bistrot, che si trova pochi gradini più su. È qui che conduce anche il camminamento interno al museo, che collega l'ultima sala espositiva della collezione permanente ai giardini e che consente poi di concludere il percorso di visita con un giro ad anello. Da questo piano intermedio, il giardino sale ancora seguendo la collina, i suoi alberi e il prato verde libero con vista sulla città.

Le opere d'arte

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"Genealogia (parte prima)" di Stefano Arienti

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"La forza, la paura e la meraviglia" diSedicente Moradi

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Inframezzate nel verde, si notano le opere di Sedicente Moradi, artista che dà vita a sculture realizzate con materiale di recupero, in questo caso animali come coccodrilli e orsi creati con rami secchi e foglie sotto il titolo di La forza, la paura, la meraviglia. Altra opera d'arte è il mosaico di ciottoli Genealogia (parte prima) di Stefano Arienti, all'interno del passaggio che collega i Giardini Pwc con il piano terra del museo.

La storia dei giardini

È stato proprio questo suo sviluppo a terrazzamenti, nonché la conformazione particolare della collina, a rendere complessi i lavori, dilatando i tempi di realizzazione. Basti pensare che inizialmente l'obiettivo era quello di inserire l'inaugurazione nel programma di Bergamo-Brescia Capitale della Cultura 2023, come fatto per l'apertura a inizio di quell'anno della "nuova" Carrara.

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Il progetto originario

La rinascita di questi giardini, le cosiddette "ortaglie" da tremila metri quadrati complessivi acquistate da Giacomo Carrara nel 1775 e poi riqualificate dall'architetto Leopoldo Pollack nel 1802, è stata affidata all'architetto Antonio Ravalli, lo stesso al quale è stato affidato tutto il ripensamento dell'allestimento museale della nuova Carrara. Anzi, come ricordato dal general manager di Fondazione Accademia Carrara, Gianpietro Bonaldi, nella conferenza stampa di oggi (mercoledì 18 settembre), è stato proprio è stato proprio Ravalli a proporre il rifacimento anche dei giardini.

Da una finestra...

Ravalli ha spiegato: «Quando sono venuto a vedere l'Accademia in vista dell'incarico della sua riqualificazione, passando dalle scale interne, tramite una piccola finestra, ho visto questo giardino. Era praticamente inaccessibile da quante piante ci fossero, ma, grazie a un disboscamento immediato, abbiamo subito capito le forti potenzialità del luogo».

Comune e Accademia hanno così affrontato la sfida e deciso di abbracciare il progetto, per il quale è stato fondamentale però l'ingresso anche di partner privati. In particolare, l'investimento è stato di 2,4 milioni di euro, di cui due erogati da Regione Lombardia, altri quattrocentomila dal Comune di Bergamo, più un contributo di PwC Italia, entrata all'interno della Fondazione come cofondatore. Infine, per l'illuminazione è stato fondamentale il contributo di Edison Next.

«Isole di benessere»

Martina Bagnoli, direttrice dell'Accademia Carrara, ha sottolineato: «Ho ereditato questo progetto da Maria Cristina Rodeschini che mi ha preceduto e ringrazio lei e tutti coloro che ne hanno permesso la realizzazione perché è un progetto magnifico. Posso quindi parlare non tanto di quello che è stato, ma piuttosto di quello che questo posto sarà. In un mondo sempre più attento e interessato all'ambiente e al rapporto con la natura, questi giardini saranno isole di benessere».

Tra cultura e natura

«Il pubblico può fare tanto, ma non può arrivare ovunque, soprattutto quando si hanno alte ambizioni, come in questo caso», ha spiegato il vicesindaco, Sergio Gandi, che ha seguito l'idea dalla sua nascita più sull'aspetto dei conti, come lui stesso ha ricordato, in qualità di assessore al Bilancio della giunta Gori, sotto la quale i lavori hanno preso avvio. Da giugno, ha però ereditato il progetto in qualità di assessore alla Cultura, e per questo ha anche detto: «Questi giardini si collocano in un'area sulla quale in questi anni sono stati fatti, e sono ancora in corso, importanti interventi che coniugano cultura e natura, come per esempio la nuova Gamec, la futura riqualificazione di Parco Suardi con gli orti di San Tomaso».

Sul rapporto tra giardini e ciò che li circonda si è anche soffermata la sindaca Elena Carnevali: «Questo spazio verde connette in modo armonioso Borgo Santa Caterina e Città Alta. Si innesta quindi nel cuore della città e permette di creare una continuità inedita. Inoltre, non si tratta solo di un ampliamento degli spazi, ma anche di un passo decisivo verso la crescita internazionale del museo che vede completata l'offerta dei suoi servizi».

Orari e attività

Per il primo fine settimana di inaugurazione, tra il 20 e il 22 settembre, sono state organizzate diverse attività, tra viste guidate e laboratori per i più piccoli. Tutto il programma qui.

Gli orari di apertura del giardino, a ingresso libero, seguiranno quelli del Bù Bbistrot in Carrara. Saranno quindi i seguenti:

20 settembre-30 settembre

  • Lunedì: 9.00 – 19.00
  • Martedì: 9.00 – 13.00
  • Mercoledì: 9.00 – 24.00
  • Giovedì: 9.00 – 24.00
  • Venerdì: 9:00 – 1.00
  • Sabato: 10.00 – 1.00
  • Domenica: 10.00 – 24.00

dal 1° ottobre

  • Lunedì: 9.00 – 17.30
  • Martedì: chiuso
  • Mercoledì: 9.00 – 24.00
  • Giovedì: 9.00 – 24.00
  • Venerdì: 9:00 – 1.00
  • Sabato: 10.00 – 1.00
  • Domenica: 10.00 – 24.00
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