di Fabio Gennari
In un gruppo di una squadra che gioca con la difesa a tre, normalmente sono sei gli uomini di difesa a disposizione del tecnico. L’Atalanta, in questo momento, ha quattro giocatori in quel ruolo che sono tutti potenzialmente titolari: Kossounou si aggiunge infatti a Hien, Scalvini e Djimsiti, per una batteria di elementi che fornisce ampie garanzie.
Il tema, ora, è semplice: come completerà l’Atalanta il reparto? Arriverà un altro giocatore di livello, come l’ivoriano, o si lavorerà su un giovane di prospettiva?
In rosa c’è anche Kolasinac, che sarà a disposizione – si spera – dal mese di ottobre dopo la rottura del crociato patita a metà aprile. Il bosniaco è un giocatore di grande esperienza e il suo rientro sarà prezioso se si pensa alla seconda parte di stagione. Per il resto, chiusa l’esperienza di Toloi a Bergamo, andare ancora sul mercato è una delle opzioni, ma non l’unica. Nel gruppo c’è de Roon, che già con Gasperini è stato usato da difensore e che lo stesso Juric ha definito un jolly prezioso.
Nel ruolo di braccetto, inoltre, in passato si sono adattati anche Bellanova e Ruggeri, entrambi non di ruolo ma in certe partite in grado di dare un contributo importante. E non va dimenticato che, al netto dei ragazzi che hanno ben figurato con l’Under 23, c’è anche il rientro dal prestito al Pisa di Bonfanti (classe 2003): in B ha giocato 22 partite (21 da titolare) e sarà valutato da Juric in ritiro. In questo momento, con la “rosa” dei titolarissimi che pare completa, ogni valutazione va portata avanti con grande attenzione.