Nuova vita nerazzurra

Anno nuovo, Atalanta nuova: senza Gomez sarà diverso ma è giusto avere grande fiducia

L'assenza dell'ormai ex capitano va gestita, non subita. Il mister troverà altre soluzioni e il tempo dirà dove questa squadra può arrivare

Anno nuovo, Atalanta nuova: senza Gomez sarà diverso ma è giusto avere grande fiducia
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di Fabio Gennari

A oggi, 2 gennaio 2021, l'Atalanta e Papu Gomez sono su due binari separati. Non ci sono segnali che la situazione si possa ricomporre, nell'ultimo mese le strade del numero 10 e della squadra di Gasperini si sono divise e la società, per bocca del presidente Antonio Percassi, ritiene il discorso chiuso. Ognuno si faccia la sua idea e decida chi ha ragione e chi no, ma domani si ricomincia a giocare e da qui alla fine di gennaio ci sono otto partite ufficiali (speriamo nove) da giocare. Il tempo per rimuginare, processare, puntare il dito e dare colpe non c'è.

C'è un campionato da giocare, una nuova qualificazione europea da conquistare e addirittura un ottavo di finale contro il Real Madrid da disputare. E allora da domani inizia una nuova avventura e ci sarà sempre un'Atalanta che andrà in campo con undici giocatori e l'obiettivo di fare il massimo. La qualità nel gruppo non manca, in panchina c'è un uomo che attraverso il lavoro ha creato una favola stupenda che tutto il mondo del calcio ha imparato ad apprezzare e nessuno deve dimenticare il percorso: Ilicic, Gomez, de Roon, Freuler, Gosens e tutti gli altri non sono arrivati che erano già quelli che sono oggi.

Senza Gomez in campo, sarà fondamentale trovare altre soluzioni. Servirà tempo, bisognerà provare e riprovare nuove strade per restare competitivi e capire se gli altri "cavalli" di razza presenti in rosa saranno in grado di fare qualcosa di importante come è riuscito ai giocatori che si sono alternati nelle ultime stagioni. L'unica cosa che conta davvero è rendere orgogliosi i sostenitori dell'Atalanta di quello che la squadra farà in campo. Certo, senza il pubblico sugli spalti non sarà possibile trascinare il gruppo nei momenti difficili. Ma lì fuori c'è una passione smisurata per una società che in 113 anni di storia ha vinto appena una Coppa Italia: il risultato non è mai stato un problema.

Quello che riserverà il futuro a Gomez lo scopriremo, ciò che invece sappiamo già è che ci sarà sempre una nuova Atalanta da seguire, commentare, sostenere e anche criticare. Già, criticare. Perché a nessuno piace tornare indietro, a nessuno piace perdere. Ma state certi che i primi a cui queste cose non piacciono sono proprietà, dirigenti, allenatore e giocatori. Tutti lavorano per una grande Atalanta e la fiducia per chi scenderà in campo con quella splendida maglia non deve mai mancare. Una gara alla volta, senza paura e con la voglia di restare grandi.

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