Attenti ai granata!

Attenzione: la stagione dice che è più pericolosa la sfida col Toro di quella col Napoli

Nelle 29 partite finora disputate la Dea ha perso punti soprattutto con le squadra che lottano nella zona medio-bassa della graduatoria

Attenzione: la stagione dice che è più pericolosa la sfida col Toro di quella col Napoli
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di Fabio Gennari

L'Atalanta 2020/21 ha già disputato 29 partite quando il mese di febbraio è appena iniziato. Le sconfitte sono appena 5 (in tutte le competizioni) e ci sono diversi esempi di come la squadra nerazzurra ha superato anche molto brillantemente tutti gli ostacoli che si sono presentati contro squadre di pari o superiore valore. A parte il Liverpool, infatti, la Dea ha perso con Sampdoria, Verona, Napoli e Lazio.

Queste ultime due sconfitte sono arrivate in contesti particolari (dopo 2 settimane senza potersi allenare assieme con i partenopei, a pochi giorni da un quarto di finale di Coppa Italia vinto in 10 con i capitolini)  mentre contro Inter, Juventus, Ajax, Roma e Lazio sono stati de Roon e compagni a strappare con pieno merito risultati anche molto positivi. Viceversa, i pareggi contro Spezia, Genoa e Udinese (tanto per citarne solo 3) hanno rallentato una corsa in campionato che oggi vede la Dea al settimo posto.

La gara contro il Napoli di mercoledì 10 febbraio a Bergamo vale una finale di Coppa Italia, le motivazioni in certi contesti si trovano senza problemi: l'Atalanta deve semplicemente vincere, finora è riuscita a farlo in ben 15 occasioni su 29. Siamo oltre la metà delle partite disputate. E allora di cosa bisogna preoccuparsi? Del Torino, ovviamente. Perché al netto dei valori e del momento che le due squadre vivono, è difficile aspettarsi una squadra aperta e vogliosa di giocarsela senza troppi tatticismi.

Per la formazione di Nicola anche un pareggio a Bergamo sarebbe accolto come un grande risultato, viceversa la Dea deve vincere per ricominciare a correre nelle zone alte della classifica senza perdere ulteriore terreno. E poi vincere con il Torino darebbe una bella iniezione di fiducia anche per la semifinale di Coppa Italia, l'imperativo però è pensare una gara per volta: in certe situazioni non è affatto semplice ma bisogna provarci.

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