Grande squadra

De Roon, Djimsiti e tutti gli altri grandi uomini di un gruppo dallo spessore enorme

I nerazzurri hanno regalato una super prestazione col Liverpool. Protagonisti soprattutto quei ragazzi meno spettacolari, ma di gran cuore

De Roon, Djimsiti e tutti gli altri grandi uomini di un gruppo dallo spessore enorme
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di Fabio Gennari

Il simbolo di Atalanta-Liverpool è Marten de Roon. Il suo spirito di abnegazione, la sua grinta e il suo sorriso, alla fine, davanti ai tifosi in festa che lo acclamavano da migliore in campo quale è stato sono tutte cartoline da sogno di un ragazzo che si è preso sulle spalle la Dea e l'ha trascinata.

Con lui, un altro giocatore che merita una particolare menzione è Berat Djimsiti: quel salvataggio in spaccata su Luis Diaz nel primo tempo vale un gol. Come se avesse pareggiato la gara, tenendo il Liverpool a distanza (aritmetica e mentale) di sicurezza.

Non è un caso che due dei migliori in campo siano uomini che magari non regalano spettacolo, ma cuore e grinta sempre. Servivano prestazioni di sostanza, le hanno offerte al popolo in festa e si sono presi tutti gli applausi del mondo. Come Musso, quello stesso Musso che troppe volte è stato criticato e invece ieri ha giocato con personalità e freddezza. Come ad Anfield, quando ha dato sicurezza ai compagni.

Altri uomini che meritano menzione sono Hien e Scamacca (senza fare torto a tutti gli altri). Il centrale di Gasperini si è preso un giallo che lo costringerà a saltare la semifinale di andata (era diffidato) ma è rimasto in campo fino alla fine con un piglio e una determinazione davvero da applausi. Il centravanti romano si è invece visto impegnato in una battaglia senza esclusione di colpi con Konaté, ma ha messo in campo anche tanti recuperi e corse per i compagni prima dell'unica occasione scaricata sopra la traversa. Cartoline di un sogno diventato realtà, grazie a una squadra di uomini prima che di campioni.

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