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Dei nove atalantini agli Europei, ben cinque devono tutto a Gasperini e all'Atalanta

La rassegna continentale vedrà tra i protagonisti diversi atalantini arrivati nelle rispettive Nazionali grazie al percorso fatto a Bergamo

Dei nove atalantini agli Europei, ben cinque devono tutto a Gasperini e all'Atalanta
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di Fabio Gennari

Ci sono dettagli che rendono la favola atalantina qualcosa di ancora più incredibile. I giocatori convocati dalle rispettive nazionali per l'Europeo che inizia la prossima settimana sono nove e ben cinque di loro sono arrivati a giocarli grazie alle prestazioni con la Dea. Si tratta di un dato significativo, la squadra orobica negli ultimi anni sta ottenendo risultati grandiosi con Gasperini in panchina e il merito dei giocatori non è quello di essere arrivati a Bergamo da vincenti ma di esserlo diventati con la maglia nerazzurra.

Marten de Roon (Olanda), Remo Freuler (Svizzera), Robin Gosens (Germania), Rafael Toloi e Matteo Pessina (Italia) non avevano mai indossato la maglia delle Nazionali maggiori e si tratta di ben cinque titolari della squadra di Gasperini. Tra gli altri, ci sono giocatori che comunque hanno un ruolo importante nello scacchiere dei bergamaschi o da cui ci si aspetta un grande futuro: Mario Pasalic (Croazia), Ruslan Malinovskyi (Ucraina), Joakim Maehle (Danimarca) e Aleksej Miranchuk (Russia) completano la pattuglia atalantina.

Per la società orobica si tratta di un'altra grande soddisfazione, non sta scritto da nessuna parte che per arrivare ai vertici devi prendere giocatori già pronti, perché con il lavoro, se ci sono le qualità, prima o poi si può arrivare a grandi risultati. Oltre ai nove calciatori convocati per l'Europeo, ci sono anche i due argentini Romero e Palomino che meritano una menzione speciale. Se Zapata e Muriel (Colombia) erano già conosciuti anche a livello internazionale, i difensori di Gasperini hanno conquistato la Nazionale grazie alle prestazioni con l'Atalanta.

La storia recente dei bergamaschi conferma su tutta la linea che è importante scegliere bene i calciatori guardando le loro doti, non il palmares. Con questo approccio e il lavoro quotidiano di un mister come Gasperini ci si possono togliere grandi soddisfazioni arrivando a traguardi davvero prestigiosi, sia con il club che con la squadra del proprio Paese.

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