Come scendere in campo?

Difesa a 3 o schieramento a 4? L'Atalanta è camaleontica, ci sono uomini per entrambi i moduli

Le due opzioni sono nei pensieri del tecnico di Grugliasco che le ha già ampiamente utilizzate in passato con risultati anche decisamente molto buoni

Difesa a 3 o schieramento a 4? L'Atalanta è camaleontica, ci sono uomini per entrambi i moduli
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di Fabio Gennari

«Se stai fermo e non cerchi di migliorarti, alla fine fai passi indietro». Questo concetto, è stato più volte sottolineato da mister Gasperini a microfoni più o meno spenti, qualcuno lo declina solo al mercato e alla volontà (comune a tutti gli allenatori) di avere nuovi innesti per una rosa sempre più forte. Nel caso del tecnico degli orobici, tuttavia, il fattore tecnico e tattico non va mai dimenticato ed è per questo motivo che merita un approfondimento il modulo con cui la squadra orobica si presenterà ai nastri di partenza della prossima stagione.

La difesa a 3 è sempre stata un tratto distintivo del gioco gasperiniano. Romero, Toloi, Djimsiti e Palomino sono da considerare delle certezze ferree per il tecnico di Grugliasco, resta da capire se ci sarà un nuovo innesto o se alla fine il giovane Sutalo dopo un anno e mezzo di apprendistato a Zingonia possa finalmente fungere da quinta alternativa, ma la base su cui lavorare c'è. Con i quattro elementi citati, il mister di solito ruota le scelte sui 3 posti da centrale ma è anche capitato che li schierasse assieme in una linea a 4.

Certo, avendo a disposizione esterni come Hateboer, Maehle e Gosens è molto più logico pensare che i posti sulle fasce siano per loro ma la duttilità di un gruppo di misura anche in questo senso: tante partite, dall'inizio o durante i 90 minuti, hanno fatto vedere una Dea capace di piazzarsi a 4 in difesa per un 4-2-3-1 che liberasse la massima fantasia dalla cintola in su. Non ci sono dogmi in un senso o nell'altro, la capacità di adattarsi ad avversari e situazioni è una preziosa arma a disposizione per vincere le gare e Gasperini ha tutta l'intenzione di sfruttarla.

In Italia ma anche in Champions League, l'Atalanta è ormai uscita dalle gabbie di moduli tattici predefiniti che identificano la squadra prima ancora che scenda in campo. Queste certezze hanno solo bisogno di essere continuamente stimolate durante il lavoro al Centro Bortolotti, la capacità di farsi trovare pronti anche quando il calendario comprime gli impegni in poco tempo è il segreto per mantenersi ad alti livelli. Il mercato diverte e fa discutere, poi però le partite si vincono con giocatori bravi e strategie e la Dea, sotto questo aspetto, è in una botte di ferro col Gasp.

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