Due partite e una conferma: Djimsiti è una garanzia, su di lui si può sempre contare
Dopo un periodo di scarso impiego, il numero 19 nerazzurro ha fatto vedere buone cose contro i nerazzurri meneghini
di Fabio Gennari
Quel salvataggio di testa al 38' del primo tempo su cross di Dumfries (c'era Lukaku pronto a segnare) vale come un gol. Berat Djimsiti, 30 anni il prossimo 19 febbraio, era alla seconda partita da titolare come centrale di difesa in pochi giorni e ha risposto ancora una volta presente.
Per Gasperini, con Okoli fuori da un po' di tempo e Demiral in bilico sul mercato fino a poche ore prima della partita di Coppa Italia, si tratta di una notizia importante. Perchè il centrale albanese è il classico elemento che, in un gruppo, fa la differenza. Non per chissà quali qualità tecniche, ma per la capacità di essere sempre presente.
Ieri sera Djimsiti ha toccato quota dieci presenze stagionali. Ha giocato circa 660' minuti, poco più di sette partite intere sulle 22 disputate dal gruppo nerazzurro. Poche per uno che in passato è spesso stato titolare. Nel recente passato si è parlato di lui anche sul mercato, lo voleva il Monza e la strada pareva tracciata. Berat però ha tenuto duro, ha lavorato come sempre e si è fatto trovare pronto. Quando ci sarà anche Palomino (fine mese a pieno regime?) e con solo il campionato da giocare, gli spazi potrebbero essere ancora pochi. Ma nel gruppo, uno come lui, è sempre prezioso.
Tra l'altro, incrociare Lukaku non era semplice. Vero che il belga è lontano parente del caterpillar che un paio di stagioni fa trascinava l'Inter, ma è altrettanto vero che, spalle alla porta, uno con la stazza del numero 90 interista non è facile da gestire. Djimsiti è sembrato applicato e sul pezzo dal primo all'ultimo minuto, la condizione fisica è molto buona e secondo un po' tutti i colleghi orobici presenti al Meazza si è ritagliato un ruolo da migliore dell'Atalanta. Bene così, nella corsa alla prossima Europa anche lui può essere prezioso.