Gasperini cerca la scintilla dopo Madrid: «C'è un po' di rammarico, ma ora ripartiamo»
Tanti gli argomenti affrontati in conferenza stampa dal tecnico della Dea in vista della sfida con il Verona. E sul tema portieri non fa alcun passo indietro, così come su Ilicic

di Fabio Gennari
La voglia di ripartire subito dopo l'eliminazione di Champions League, il calcio italiano in difficoltà fuori dai confini ma con una Serie A molto competitiva, il dualismo Sportiello-Gollini, l'emergenza sulle fasce e il rendimento di Ilicic. Il tecnico della Dea Gian Piero Gasperini ha parlato in conferenza stampa prima del match con il Verona, affrontando diversi temi. Come sempre, il suo approccio è positivo rispetto al futuro e la delusione per le sconfitte con il Real appartengono già al passato.
«Noi ripartiamo di certo - ha spiegato in conferenza -, ci è rimasta la sensazione che sono state due partite poco giocate. Direi il primo tempo di Madrid e l'avvio in casa. Rivedendo la gara, abbiamo creato situazioni di difficoltà, poi gli episodi a questi livelli sono determinanti. C'è un po' di rammarico, dopo il risultato dell'andata tutto era un po' più difficile ma ne usciamo con più esperienza: questi tipi di confronti ti danno la dimensione su cosa puoi migliorare. Allargando il discorso a tutte le italiane eliminate, credo che bisogni prenderne atto. L'obiettivo è crescere e migliorarsi. Tutti».
La gara di Verona è uno snodo importante per il campionato ma, secondo il tecnico, non sarà decisivo. «Il campionato italiano è molto competitivo. Il risultato resta difficile da ottenere, il Verona è una delle realtà migliori è ha dimostrato una crescita notevole, sia nei giocatori che nel gioco. Il campionato è ancora lungo, 11 partite sono tante. Siamo tutti in pochissimi punti, nessuna big ha fallito quest'anno in Serie A e la lotta ai primi posti è aperta. Già essere in questo gruppo è un bel traguardo. Non ci saranno svolte definitive domani. Può essere una gara a eliminazione, cerchiamo di restare dentro il più possibile. Noi siamo pronti, abbiamo qualche situazione da affrontare, ma andiamo a Verona senza alibi né scusanti. Ce la giochiamo come è nel mio spirito e in quello di Juric. Non ci regaleremo nulla, sarà una bella battaglia».
Uno dei temi più caldi in casa Atalanta riguarda i portieri. Il tecnico nerazzurro però non sembra intenzionato a cambiare. «Abbiamo due portieri che si equivalgono. Sportiello ha fatto bene in molte partite, l'altra sera è incappato in questo grave errore, ma capita. Abbiamo sempre cercato di creare competitività per migliorare, non per peggiorare. Non c'è un portiere inferiore e uno superiore. La prestazione di Sportiello serviva allo stesso Gollini per ripartire. Di certo è una questione solo tecnica, non è una questione di screzi: a volte vengono tirate fuori cose strane dai procuratori per giustificare il tutto».
Sulle fasce c'è qualche problema e poi resta aperta la questione Ilicic, su cui Gasperini continua a insistere. «C'è emergenza, Hateboer si è infortunato a inizio a gennaio e non sappiamo ancora i tempi di recupero. Gli esterni hanno giocato sempre 90', oggi vediamo cosa succederà con Gosens, nell'arco di un campionato sono situazioni che possono capitare. Ruggeri dall'inizio? Queste sono le soluzioni, ma a Madrid ha giocato de Roon sulla fascia. Domani abbiamo il tempo per prepararci all'eventuale assenza di Gosens. Ilicic si sta impegnando e si sta allenando. Continuo a cercare di recuperarlo, a volte so che può non essere il migliore. Sta cercando di trovare la miglior condizione, spero di ottenere il massimo da lui anche solo negli spezzoni di gara».
L'ultima indicazione del tecnico degli orobici è per i due convocati con l'Italia, Pessina e Toloi. «È un bel traguardo per entrambi. Quella di Toloi rappresenta una novità, siamo tutti molto felici per lui. Arriva alla prima convocazione in nazionale, ha fatto un gran percorso. Quando raggiungi questi traguardi lo fai anche grazie a tutte le componenti che lavorano intorno a te».