Il dopo partita del mister

Gasperini esulta, applaude Scalvini centrocampista e protegge Ilicic: «Lo aspettiamo tutti»

Gasperini esulta, applaude Scalvini centrocampista e protegge Ilicic: «Lo aspettiamo tutti»
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Rarissimo vedere Gasperini esultare così per un pareggio, ma alla fine di Lazio-Atalanta il mister nerazzurro passeggiava per il campo con il sorriso stampato in volto. In piena emergenza, con nove assenti causa Covid e infortuni e una schiera di ragazzini al seguito, essere riuscito a strappare un punto alla Lazio di Immobile e Milinkovic-Savic è un’impresa da ricordare. Tanto più che, a parte il palo colpito da Zaccagni su azione di calcio d’angolo, non c’è stato alcun pericolo dalle parti di Musso.

Mister, presentarsi all’Olimpico e portare via dei punti non era una cosa scontata.

«Non abbiamo mai avuto dubbi sul venire a giocare questa gara. È la linea della nostra società giocare sempre, evitando scappatoie. Eravamo in grande emergenza, ma questo ha reso ancora più bello il risultato. La squadra ha mostrato grande compattezza ed è chiaro che non è stata una partita fantastica sul piano tecnico, però siamo riusciti a limitare la Lazio che a parte il palo non ha costruito occasioni da gol. Noi abbiamo fatto una partita difensiva. Nel secondo tempo c’era anche la possibilità di fare qualcosa in più, ma purtroppo l’infortunio di Miranchuk ci ha limitato un po’. Comunque usciamo da questa gara soddisfatti».

Scalvini, un 2003, era conosciuto come difensore e oggi ha fatto il mediano…

«A centrocampo non avevamo a disposizione Koopmeiners, De Roon e Pasalic e avevamo bisogno di adattare un giocatore. Potevamo farlo con Maehle o con Toloi, ma ho preferito farlo con Scalvini, sia per la statura, perché giocava dalla parte di Milinkovic-Savic, sia perché il ragazzo nelle giovanili ha avuto esperienze in mezzo al campo. Ha caratteristiche importanti: corsa, resistenza e qualità e alla fine è andata bene così. E questo mi ha permesso di non spostare altri giocatori fuori ruolo. Lui ha giocato molto bene, non ha sbagliato un passaggio. Può essere che la sua evoluzione sia quella da centrocampista, perché in allenamento sa fare anche dei gol».

A un certo punto Pezzella era schierato da trequartista. Come riesce a plasmare così i suoi giocatori?

«Nelle partitelle di allenamento mi diverto a volte a spostarli in ruoli diversi, anche per far loro capire le difficoltà dei compagni. Ma la cosa più importante è che ho a disposizione giocatori che sanno stare in campo e interpretare diversi ruoli, secondo le loro caratteristiche. Il pendolo di Pezzella nel finale è stato fondamentale. Sotto il profilo dell’applicazione stasera sono stati tutti fenomenali».

Come sta Ilicic?

«Non mi fa piacere parlare di questa situazione. Posso dirvi solo che lo aspettiamo tutti. Ha avuto nuovamente qualche problema, ma ha disponibilità e voglia di ripartire. C’è la persona e c’è il calciatore, in questo momento dobbiamo pensare alla persona e forse la cosa migliore è lasciarlo stare e parlarne poco».

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