Gasperini non è preoccupato. E del mercato dice: «Lavoriamo in prospettiva»
di Fabio Gennari
«Dopo la partita con l'Inter abbiamo avuto un calo, più mentale e nervoso che fisico. Sono cose che possono accadere ma questa è una squadra che ha sempre reagito e sono convinto che lo farà ancora». Parla così il tecnico della Dea Gian Piero Gasperini alla vigilia della sfida con i granata. E non è parso troppo preoccupato. «Il Torino è una squadra con dei valori, anche all'andata con loro abbiamo avuto una situazione come contro la Spal. Quindi pensiamo solo a fare il massimo, è un campionato molto difficile in cui tutti lottano per i propri obiettivi».
La squadra sta bene e ha quasi tutti a disposizione, non ci sono grandi dubbi di formazione: «Castagne ha un problema al ginocchio da dopo la gara con l'Inter. Da quando è stato operato ad agosto ogni tanto viene fuori. Peccato, perché con la Spal sarebbe servito molto. Per il resto ci siamo tutti, Gomez sta bene e anche Zapata mi sembra in netta crescita. Lo stesso Caldara è un giocatore per noi molto importante, conosce già tutto e deve solo trovare la miglior condizione: dall'inizio o con qualche spezzone di gara, non è poi così importante».
Prima di andare a dirigere l'allenamento, il tecnico ha parlato anche di mercato. «In questo momento è arrivato Caldara che è un giocatore di livello, oltre a lui c'è Czyborra che domani non ci sarà perché deve smaltire un indolenzimento muscolare. Sono andati via Kjaer, Barrow, Ibanez e probabilmente Arana. Andrà via anche Masiello, in generale le cose sono andate bene anche dal punto di vista degli introiti. La squadra è rimasta la stessa, a parte l'arrivo di Mattia. I giocatori importanti non sono sul mercato, adesso la società si sta muovendo per sostituire i partenti e lo sta facendo con acquisti di prospettiva. Questo può essere il target, speriamo che da questi ragazzi possa uscire qualche pezzo importante che possa rientrare del gruppo dei titolari».