Dopo la conferma di Ilicic

Rinunciare a Miranchuk, e perché mai? Il talento, i gol e il tempo sono dalla sua

Nel reparto offensivo della squadra che per 3 anni di fila è arrivata terza in classifica c'è il russo che ha grandi doti e cerca una stagione da protagonista

Rinunciare a Miranchuk, e perché mai? Il talento, i gol e il tempo sono dalla sua
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di Fabio Gennari

La permanenza a Bergamo di Josip Ilicic ha scatenato alcune valutazioni sul fantasista russo Aleksej Miranchuk che paiono, francamente, poco comprensibili. Una partenza del russo, in questo momento, sarebbe illogica e non è ben chiaro perché con Gasperini, che è sempre alla ricerca di un nuovo attaccante per migliorare (ancora di più) la potenza offensiva della squadra, ci sia bisogno di cedere un ragazzo che dopo un anno di apprendistato è chiamato a dimostrare tutto il suo valore.

Miranchuk nella passata stagione è stato uno dei calciatori dell'Atalanta più concreti dal punto di vista dei gol segnati (9) rispetto ai minuti giocati (1.215 al netto dei recuperi): parliamo di una rete, in tutte le competizioni, ogni 135 minuti. Considerando anche i tre assist, bisogna dire che Miranchuk è stato molto prezioso nelle 36 partite che lo hanno visto scendere in campo. Adesso, dopo una preparazione svolta per intero, non si capisce perché l'Atalanta dovrebbe cederlo. Certo, i colpi che ha fatto vedere dal punto di vista tecnico si scontrano un po' con la necessità di trovare continuità sul piano tattico in un ruolo ben definito (è un trequartista o può giocare anche da attaccante esterno?), ma il tempo è dalla sua.

L'esempio migliore di come i giocatori di questo calibro vanno aspettati è Malinovskyi. Prima del trimestre da urlo con cui ha chiuso la passata stagione, l'ucraino aveva convinto solo al tiro, ma non si capiva bene che ruolo potesse avere. Ora è chiaro a tutti che in avanti Malinovskyi è una risorsa preziosissima e anche per il russo la speranza è quella di vederlo finalmente protagonista nella squadra, non dimentichiamolo, che da 3 stagioni domina la classifica dei gol segnati in serie A: 265 in 114 partite.

Il fatto che Ilicic abbia parlato con Gasperini e resti a Bergamo non può spingere la cessione di Miranchuk. Lo sloveno è un calciatore di alto livello ma a 33 anni è entrato in una fase della carriera dove la qualità del suo impiego è più importante della quantità dei minuti giocati. Certo, se Ilicic sta bene ed è in giornata non è secondo né a Malinovskyi né a Miranchuk. In un reparto avanzato di chi gioca la Champions League però è normale avere più scelte e chissà che non ci sia davvero anche un altro elemento che possa rendere la Dea ancora più competitiva. Senza nessuna partenza.

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