Il ritorno

La prima volta da ex di Sartori a Bergamo, nel ricordo di tanti colpi importanti

Al netto del rapporto con Gasperini, che in tanti hanno definito complicato, il direttore tecnico qui ha fatto benissimo

La prima volta da ex di Sartori a Bergamo, nel ricordo di tanti colpi importanti
Pubblicato:
Aggiornato:

di Fabio Gennari

Giovanni Sartori e l'Atalanta si sono separati la scorsa estate. Il direttore sportivo, durante la conferenza di saluto al fianco di Luca Percassi, si congedò da Bergamo e dalla Dea con grande signorilità e un pizzico di commozione. Al suo posto sono arrivati D'Amico e Congerton, cercando così di prendere una nuova strada di mercato con l'obiettivo di cambiare marcia nel mondo nerazzurro.

Da che mondo è mondo, un acquisto e una cessione si possono indovinare ma anche no, fa parte del gioco. Tuttavia, ed è giusto dirlo, dall'arrivo di Sartori a Bergamo al suo addio, l'Atalanta ha cambiato completamente volto. Merito ovviamente di Gasperini, ma anche l'attuale direttore tecnico del Bologna ci ha messo del suo. Tanto.

Il dirigente ha dimostrato sul campo di essere davvero molto bravo a scovare giocatori di talento in campionati meno conosciuti di altri che poi, con il mister, sono cresciuti. Certo, non tutte le ciambelle escono con il buco, ma la modalità operativa era sempre molto simile. Kessie, Hateboer, Freuler, Gosens, Djimsiti e de Roon, ad esempio, li ha pescati Sartori grazie al suo intuito, tutti calciatori che sono costati poco (o pochissimo) e hanno fruttato un sacco di quattrini.

Sulle competenze, quindi, nulla da eccepire. Quello che pare evidente è invece la differenza degli investimenti tra la prima Atalanta che sperava nell'Europa e l'ultima che viaggiava in Champions League. Le celebri "sartorate" di cui spesso abbiamo parlato si riferivano a operazioni con basso rischio e costi contenuti, poi con Zapata (24 milioni) tutto è cambiato e vien da dire che uno come Hojlund (17 milioni a 19 anni), forse, con Sartori non sarebbe arrivato.

Nella storia atalantina di questi anni, Giovanni Sartori ha e avrà sempre un ruolo da protagonista e forse troppo spesso viene dimenticato. Domani (8 aprile) sarà a Bergamo per la prima volta da avversario e qualche applauso, ne siamo certi, lo sentirà.

Seguici sui nostri canali