La pazienza paga sempre

Ricordate Conti e Spinazzola? Erano andati via da Bergamo per giocare in Champions...

I due titolari della prima Atalanta di Gasperini sono partiti per cercare gloria anche in Europa, ma ne hanno avuta molto di più i loro sostituti, Hateboer e Gosens

Ricordate Conti e Spinazzola? Erano andati via da Bergamo per giocare in Champions...
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di Fabio Gennari

Lo spunto, questa volta, non arriva dalle prestazioni di Hateboer e Gosens ma dall'ultima voce di mercato che vuole l'ex esterno della Dea Andrea Conti ormai in procinto di accasarsi al Parma. L'operazione sarà chiusa, molto probabilmente, oggi (19 gennaio): prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza dei Ducali fissato a circa 7 milioni di euro. Appena tre anni fa, era l'estate del 2017, l'Atalanta cedette al Milan Andrea Conti per 23 milioni di euro più il cartellino di Matteo Pessina.

Più che il grande affare che ha fatto la società orobica con la cessione del laterale nato a Lecco, in momenti come questo tornano alla mente le parole del giocatore e del suo agente Giuffredi, che fecero di tutto per convincere l'Atalanta ad accettare l'offerta del Milan parlando di progetti, di un sogno che si avverava e della voglia del ragazzo di giocare in Champions League con i rossoneri. La verità è che Conti al Milan ha migliorato nettamente il suo stipendio (praticamente quadriplicato), ma è stato anche condizionato da pesanti infortuni e non è mai riuscito a sfondare.

Ora che l'avventura in rossonero sta per terminare, impossibile non constatare come il Milan (probabilmente) tornerà in Champions League a fine stagione mentre l'ex numero 24 della Dea sarà impegnato a salvare il Parma. Curiosamente, tra Conti e Spinazzola (qui a Bergamo in prestito) le presenze complessive nella massima competizione europea si contano con un dito di una mano: i 67' minuti giocati dall'esterno della Juventus contro l'Atletico Madrid il 12 marzo del 2019. Per Andrea Conti, invece, nulla di nulla.

I sostituti di Conti e Spinazzola, invece, non solo hanno conquistato la (doppia) qualificazione in Champions League con l'Atalanta, ma sono anche entrati in campo da protagonisti con la bellezza di 28 presenze e 4 reti in totale e una serie di prestazioni da protagonisti in diverse situazioni. Hateboer ha segnato due gol in casa con il Valencia, Gosens ha chiuso la sfida di Kharkiv con lo Shakhtar e timbrato anche il 2-0 sul campo del Liverpool.

La morale? Pazienza e tanto duro lavoro sono gli ingredienti più importanti per diventare grandi con Gasperini. I soldi (tanti) degli ingaggi che elargiscono le big del campionato fanno gola a tutti ma c'è sempre il momento giusto per compiere ogni scelta. Grazie alla loro pazienza, Hateboer e Gosens si sono guadagnati un posto al sole in Champions League e una maglia nelle rispettive Nazionali. Con gli Europei sullo sfondo. E tanta voglia di continuare a stupire.

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