Le pagelle: Muriel e Gomez inarrestabili; ormai Gasperini sta diventando leggenda
Tra i nerazzurri solo Pasalic e Djimsiti non raggiungono il 6. Decisivo il cambio del tecnico, che inserisce il colombiano di scorta e la vince

di Fabio Gennari
Quando hai un attacco così, quando dalla panchina entra uno che grazie alla doppietta diventa il miglior marcatore della squadra in campionato (15 gol, al pari di Ilicic) e in campo hai uno come Gomez che distilla calcio a ciclo continuo, poi in difesa può accadere qualunque cosa. Tanti voti importanti, qualche insufficienza (Pasalic il peggiore), ma nel complesso una squadra davvero da applausi.
Gollini 6,5: primo intervento a terra al 7’ su Fofana lanciato a rete. Non può nulla sul destro vincente di Lasagna, che lo supera su lancio dalle retrovie (31’). Viene graziato, ancora da Lasagna che alza il pallonetto, al 38'. Al 56’ blocca a terra su conclusione di Wallace, non può nulla sul 2-3 del solito Lasagna. La prestazione è comunque positiva.
Toloi 6: primo tempo senza marcatura, al 38’ non esce in tempo su Fofana che libera Lasagna abile nel pallonetto ma impreciso. Nel finale perde Lasagna sul gol del 2-3. Buona gara sporcata solo dall’errore nel finale.
Djimsiti 5,5: fuori posizione in occasione del gol del pareggio di Lasagna (31’), sulla corsa in campo aperto è sempre un po’ in difficoltà, ma sono concessioni che quando giochi all’attacco risultano abbastanza normali. Gara però meno brillante rispetto alle prima due uscite. (46’ Palomino 6: meglio di Djimsiti. Gara sufficiente in un secondo tempo dove è stata l’Atalanta a spingere di più).
Caldara 6,5: primo tempo in controllo della zona senza grandi problemi. Sul gol del pareggio non sempre esente da colpe, ma nel finale è bravo a chiudere un paio di ripartenze avversarie. Gara molto attenta, dietro è il migliore.
Hateboer 6: poco ficcante nella prima frazione di gioco, fino a quando resta in campo è attento ma non regala grandi giocate. (59’ Gosens 6: entra nell’ultima mezz’ora e spinge sull’acceleratore. Bravo in pieno recupero ad addormentare la palla nascondendola vicino alla bandierina).
Freuler 7: senza il suo gemello di polmoni de Roon è meno brillante del solito, ma è comunque protagonista di una partita molto importante. Perde tanti palloni, ma ne gioca anche un sacco e corre per tutti. Ottima prestazione, sempre in movimento e in costante crescita.
Pasalic 5: perde un pallone complicato al 26’ e l’Udinese riparte. Complessivamente, gioca un primo tempo bruttino e mai in partita. Esce dopo un’ora di gioco e la prestazione resta insufficiente. (59’ de Roon 7: entra benissimo, con lui il centrocampo cambia completamente la sostanza e infatti il rendimento della squadra migliora sensibilmente).
Castagne 6,5: qualche buona sgroppata, poche volte al cross e lavoro più di contenimento che altro fino al riposo. Anche nella ripresa è costante nelle giocate e si propone molto di più in avanti.
Malinovskyi 6,5: il più frizzante della prima frazione. Al 7’ sfiora con il destro il gol del vantaggio, al 29’ impegna ancora Musso con un sinistro violento da fuori area e al 35’ il copione si ripete con l’estremo dell’Udinese ancora miracoloso. Prende un giallo inesistente al 38’ e sarà squalificato con il Napoli. (52’ Muriel 8,5: costringe Musso alla paratona al 68’, insacca una punizione capolavoro al 71’ sotto l’incrocio dei pali e al 79’ piazza dai 25 metri un destro meraviglioso: fanno 15 gol in 25 partite di campionato. Assolutamente decisivo).
Gomez 8: impressionante. Costringe subito Musso al miracolo in angolo (7’), al 9’ manda in gol Zapata con un lancio delizioso e anche da centrocampista puro è sempre un pericolo per gli avversari. Prende la punizione del 2-1, porge a Muriel il pallone del 3-1 e poi esce per Ilicic: ancora una volta decisivo. (80’ Ilicic s.v.: finale di gara con qualche giocata di mestiere e buone punizioni prese).
Zapata 7: insacca il gol numero 14 in campionato con un destro preciso su lancio di Gomez (9’); nel resto del primo tempo lotta con i difensori dell’Udinese ma non trova mai lo spiraglio giusto. Lotta come un leone anche nella ripresa, sempre nel vivo del gioco.
Gasperini 9: cosa si può dire a un allenatore che mette in fila numeri del genere? Fa delle scelte e magari i giocatori non rispondono presente, ma dai cambi raccoglie punti pesantissimi che portano il vantaggio sulla Roma a 9 punti e lasciano quello sul Napoli a 12. E giovedì c’è Atalanta-Napoli.