Girotondo di quote

Pagliuca ha presentato un'offerta per il Chelsea. Cambia qualcosa per l'Atalanta?

Proprio nei giorni in cui diventa ufficialmente co-chairman nerazzurro, il businessman americano ufficializza l'interesse per il club londinese. Gli scenari

Pagliuca ha presentato un'offerta per il Chelsea. Cambia qualcosa per l'Atalanta?
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Ieri (11 aprile) l'ingresso ufficiale nel Cda atalantino, oggi l'aggiornamento anche dell'organigramma societario con la sua nomina a «co-chairman» (di fatto, vicepresidente). Ma la passione - e gli investimenti - di Steve Pagliuca nel calcio non si sta limitando all'Atalanta. Sempre oggi, infatti, il businessman americano ha infatti ufficializzato una sua offerta per l'acquisizione del Chelsea.

«Una proposta sostanziale e credibile»

Pagliuca, come riporta Espn, ha affermato che la sua proposta di acquisizione del club inglese, attualmente di proprietà dell'oligarca russo Roman Abramovich e per questo "congelato" e in vendita, è una proposta «sostanziale e credibile, ci aspettiamo soddisfi i requisiti e regolamenti della Premier League, del governo britannico e della Uefa, e ci impegniamo a onorare il nostro impegno per la credibilità e la buona tutela del Chelsea Football Club fin dal primo giorno».

Il processo di acquisizione della squadra londinese è supervisionato da Raine Group, banca d'affari nominata da Abramovich per trovare acquirenti prima che i suoi beni fossero congelati in risposta all’invasione russa dell'Ucraina. Proprio la Raine Group ha recentemente comunicato a tre offerenti che le loro proposte di acquisto del Chelsea non sono andate a buon fine. Tra questi ci sarebbe anche Woody Johnson, proprietario della squadra di football dei New York Jets, che sembrava uno dei favoriti. Sono state scartate anche le proposte del Saudi Media Group e di Aethel Partners. Quella di Pagliuca, però, non è rimasta l'unica proposta sul tavolo.

La sfida per la proprietà del Chelsea

C'è anche quella, ad esempio, di Empowerment IP, società guidata da Stephen Duval, che ha offerto 3,1 miliardi di sterline, o quella di Centricus, una società di investimento globale che ha rivelato pubblicamente il suo interesse, al pari dell'immobiliarista Nick Candy. Altre proposte che, al pari di quella di Pagliuca, Raine Group avrebbe ritenuto valide sono quelle presentate dal comproprietario dei Los Angeles Lakers (Nba), Todd Boehly, dal britannico britannico Sir Martin Broughton e una terza che coinvolge il gruppo d'investimenti della famiglia Ricketts, che possiede anche i Chicago Cubs (Mlb, baseball).

Il "casting" delle offerte valide per il Chelsea si chiuderà giovedì e dopo quella data sarà quindi possibile capire qualcosa in più anche sul possibile destino dell'offerta presentata da Pagliuca. Stando alle indiscrezioni riportate da Sky News, Pagliuca è frontman di un gruppo di investitori composto da Larry Tanenbaum, presidente della Nba, John Burbank, fondatore del fondo San Francisco Passport Capital, ed Eduardo Saverin, tra i fondatori di Facebook. Tra i supporters dell'offerta ci sarebbe poi Bob Iger, ex Walt Disney.

Quale destino per l'Atalanta?

Tutte queste sono informazioni importanti anche per l'Atalanta. Le regole Uefa, infatti, vietano che due società riconducibili a una stessa proprietà possano competere nella stessa competizione. Tradotto: se mai Pagliuca dovesse realmente acquisire il Chelsea, il club londinese e l'Atalanta non potrebbero entrambe giocare in Champions. Si tratta ovviamente di una semplificazione, anche perché pare francamente assurdo che Pagliuca, proprio nei giorni in cui è entrato ufficialmente nella proprietà dell'Atalanta, abbia anche deciso di esporsi in maniera così chiara sulla possibile acquisizione del Chelsea senza valutare l'impatto delle regole Uefa.

È quindi probabile che, nel caso in cui l'offerta del nuovo co-chairman nerazzurro per il Chelsea venisse accolta, si trovi senza grandi problemi il modo di evitare "inciampi" burocratici e regolamentari. Il tutto senza entrare in conflitto con la Uefa: nel suo comunicato, infatti, Pagliuca ha più volte sottolineato di vedere nell'ente continentale del calcio una realtà garante e superiore, tanto da aver anche ripudiato il famigerato progetto della Super Lega.

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