Operazioni da applausi

Romero e Pessina, storia di due capolavori nati al momento dell'arrivo all'Atalanta

Prima vanno trovati, poi si fanno le trattative e infine tocca a Gasperini farli rendere al meglio: ecco due esempi da urlo

Romero e Pessina, storia di due capolavori nati al momento dell'arrivo all'Atalanta
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di Fabio Gennari

Partite e prestazioni alla mano, Cristian Romero e Matteo Pessina sono due elementi di altissimo valore dell'Atalanta di Gasperini. Il lavoro del tecnico di Grugliasco è stato finora decisivo, saperli inserire al meglio e nella posizione giusta in così poco tempo è segno di grande intelligenza calcistica, sia del mister che degli stessi ragazzi. I valori ci sono e con l'allenamento si possono tirar fuori. Ma, prima di tutto, bisogna essere bravi a trovarli, riconoscerli e pagarli il giusto. O addirittura molto poco.

Cristian Romero è un difensore classe 1998. Probabilmente diventerà un pilastro dell'Argentina, di certo la Juve ci aveva visto lungo quando lo acquistò dal Genoa, eppure in estate l'Atalanta, dando seguito a una specifica richiesta di Gasperini, ha trovato il modo di portarlo a Bergamo spendendo (nell'immediato) appena due milioni di euro. Avete letto bene: Romero si sta dimostrando uno dei difensori più forti visti a Bergamo negli ultimi trent'anni ed è costato appena due milioni di euro.

L'operazione è stata chiusa in questi termini: prestito biennale con scadenza al 30 giugno 2022 al costo di due milioni di euro con ulteriori due milioni di euro che saranno pagati dall'Atalanta alla Juventus al verificarsi di determinati obiettivi tra cui la qualificazione alla Champions League. Il diritto di riscatto per l'Atalanta è fissato a quota 16 milioni di euro, pagabili in tre esercizi a partire dal 2022. In totale fanno venti milioni di euro. Per quello che si sta vedendo, un grande affare.

La situazione di Pessina è addirittura ancora più incredibile: il suo cartellino è stato acquistato dall'Atalanta nel 2017 nell'ambito dell'operazione Conti, per l'ex terzino di Gasperini il Milan pagò 24 milioni di euro più Pessina (classe 1997). Dopo un paio di stagioni con poche presente e il passaggio in prestito da Verona (35 presenze e 7 gol), il centrocampista italiano ora è diventato un punto di forza della Dea del Gasp. Bravo lui a farsi trovare pronto, bravo Gasperini a lanciarlo nel momento migliore. E brava l'Atalanta a chiudere due operazioni di questo livello.

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