La nota lieta

Secondo giro, seconda prestazione positiva: attenzione a Ruggeri, se è questo va tenuto

Anche sul campo dell'Allianz Riviera, il laterale classe 2002 nerazzurro si è ben comportato e la sua prestazione merita grande attenzione

Secondo giro, seconda prestazione positiva: attenzione a Ruggeri, se è questo va tenuto
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di Fabio Gennari

Agatha Christie diceva: «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova». Bene, parlando di Matteo Ruggeri siamo sulla strada giusta per cercare di fare una valutazione completa in questa fase della stagione. Il classe 2002 di Zogno anche a Nizza ha giocato da titolare, l'assist per il primo gol è un gioiello (solo un mancino naturale da quella posizione può mettere quella palla in quel modo sulla testa del centravanti), in difesa ha sofferto il giusto ma la personalità che ha messo in campo è piaciuta. A Nizza come nel Bortolotti, ecco i due indizi.

Parliamo di un ragazzo che nelle prime 15 partite del campionato è sempre stato in fondo alle gerarchie del tecnico, quando ha giocato a Lecce da titolare lo ha fatto da braccetto e solo con Eintracht e Nizza (impegni di ottimo livello per la Dea) si è visto sulla corsia mancina come esterno puro a tutta fascia. Il ragazzo ha risposto presente, corsa e gamba sono molto buoni e in un momento in cui Hateboer e Zappacosta sono ai box e Maehle è appena tornato, la sua presenza ha modo di essere costante e valutabile in modo importante.

Ad oggi, i segnali sono molto positivi e si rafforza il concetto già espresso nei giorni scorsi. Con una domanda precisa da fare: perché avendo in rosa un ragazzo giovane, prodotto del vivaio, italiano e pronto ad aspettare il suo turno allenandosi al massimo bisognerebbe mandarlo in prestito cercando un altro elemento che non sia un titolarissimo? Per intenderci, il Doig di turno (classe 2002 del Verona di cui si parla). Se arrivasse un nuovo laterale mancino, il posto dovrebbe lasciarglielo Maehle, o Hateboer. Ma questo Ruggeri, se continua così, merita senza dubbio di stare nella rosa e avere fiducia.

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