Addio alla pensilina di via Zambonate, sostituita da una struttura simile a quelle di Porta Nuova
Al via i lavori per lo smantellamento della struttura, che verrà conservata nei magazzini comunali in attesa di un possibile ricollocamento
Sono i colpi di martello a rendere ormai chiaro ed evidente il destino dell’iconica, nel bene e nel male, pensilina di via Zambonate. La riqualificazione di via Zambonate, progetto del quale si parla ormai da anni, prevede che la struttura venga rimossa per lasciare spazio a una piazzetta. Non verrà toccata invece l’edicola a fianco.
La struttura, installata tra il 2004 e il 2009 durante l’Amministrazione Bruni, è una tettoia dalla forma strana, non spiovente ma al contrario puntata verso l’alto con l’intenzione di ricordare le coperture dei lavatoi. L’idea iniziale era quella di segnare con la sua presenza il passaggio della roggia Serio, sulla quale all’inizio si affacciavano delle aperture.
Come già anticipato nel 2020, la pensilina non verrà buttata, mentre i muretti sui quali poggia verranno del tutto eliminati. La struttura sarà portata nel magazzino comunale e al suo posto ne verrà installata una doppia, su modello di quelle che si vedono in Porta Nuova. Dopotutto, la fermata è una delle più frequentate di Bergamo e la nuova pensilina cercherà di risultare più adeguata. L’intervento è solo un piccolo tassello di un più ampio quadro di modifiche tramite le quali il Comune punta a valorizzare via Zambonate, rendendola un luogo più bello, in cui i bergamaschi possano socializzare.
L’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla ha spiegato al Corriere Bergamo: «In agosto verrà rifatto anche l’incrocio tra le vie Zambonate e Quarenghi con la posa di cubetti di porfido. Credo che per l’inizio di settembre questo primo intervento sarà concluso». L’obiettivo è rendere via Zambonate un tratto vitale di collegamento tra le vie Tiraboschi, San Lazzaro e Quarenghi, per far sì che il quartiere venga maggiormente vissuto dai residenti. Successivamente, sarà la volta del secondo lotto, già finanziato e approvato, che prevede la posa di panchine e fioriere in grado di ospitare arbusti e alberi di piccolo taglio, oltre al rifacimento dell’illuminazione pubblica.
A fine di giugno, il consigliere comunale di Bergamo Ideale, Luca Nosari, aveva sollevato perplessità sulla riqualificazione. Il problema individuato dal consigliere starebbe nella diversità di pendenza del marciapiede appena rifatto e ampliato, sul lato del Coin, e la mancanza di canaline di scolo che corressero lungo tutto l’asse del percorso pedonale. Ma la risposta di Brembilla non si era fatta tardare: «La pendenza dipende dal fatto che il marciapiede poggia su una lastra sulla quale, un tempo, correvano i binari del tram che si prolungano in via Tiraboschi. Rompendola, si rischiavano di creare avvallamenti lungo la strada e lo stesso marciapiede. Inoltre, non era possibile fare delle caditoie a causa della fitta rete dei sottoservizi, tant’è che abbiamo realizzato delle bocche di lupo per scaricare l’acqua. Se avessimo tenuto più basso il marciapiede, in caso di temporali violenti le piogge sarebbero potute arrivare fino alla soglia dei negozi».