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Degrado in stazione, il sindaco di Seriate: «Chiediamo pulizia, sicurezza e ascensori funzionanti»

Dopo l'annuncio del presidio della Lega, intervento lampo di Rfi per pulire la sala d'attesa: «Ottenuto un primo risultato»

Degrado in stazione, il sindaco di Seriate: «Chiediamo pulizia, sicurezza e ascensori funzionanti»
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di Federico Rota

«Un primo risultato da quando abbiamo annunciato il presidio odierno l’abbiamo già ottenuto, infatti stamattina la sala d’attesa è stata ripulita. Ci auguriamo che non resti un intervento isolato». Scherza, ma fino a un certo punto, il sindaco Cristian Vezzoli nel commentare l’intervento lampo di pulizia eseguito da Rfi – Rete ferroviaria italiana nella stazione di Seriate.

Oggi pomeriggio (venerdì 22 ottobre) all’esterno dello scalo ferroviario si sono radunate una cinquantina di persone, in occasione del presidio organizzato dalla sezione locale della Lega. Militanti, cittadini, sostenitori del partito, giovani padani e anche parlamentari del Carroccio: la senatrice Simona Pergreffi e i deputati Daniele Belotti, Rebecca Frassini e Alberto Ribolla.

Scopo del sit-in denunciare la situazione d’incuria e di degrado «inaccettabile per la stazione di una città di 25 mila abitanti – sottolinea Vezzoli -. Soprattutto se si pensa che non più tardi di due anni fa è stata riaperta dopo la realizzazione di un sottopasso costato 1,6 milioni di euro. Non ha senso investire soldi pubblici per ammodernare un’infrastruttura della quale, poi, ci si disinteressa».

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Numerose le problematiche segnalate dai cittadini in Comune, evidenziate anche dal capogruppo di Sinistra per un’altra Seriate, Marco Sironi, e raccolte dal primo cittadino che, a luglio, ha scritto una lettera (con tanto di fotografie allegate) a Rfi e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Enrico Giovannini. Su tutte la presenza di ascensori rotti e mai entrati in funzione, bagni inagibili, odore pungente di urina nel sottopasso a causa dei bivacchi di persone senza fissa dimora, scarsa manutenzione e mancanza di personale. Pure l’unica obliteratrice presente nella sala d’attesa non funziona. Le telecamere di videosorveglianza, promesse a giugno del 2019, non sono mai state installate; con la diretta conseguenza che soprattutto donne e persone fragili non fanno scalo a Seriate perché temono che la stazione sia malfrequentata.

A queste denunce è seguita un’interrogazione parlamentare firmata da Simona Pergreffi e Daniele Belotti, che però, al momento, non ha ricevuto una risposta. «Se c’è stata un’operazione di pulizia stamattina – commenta Belotti – vuol dire che il problema c’è e la coda di paglia pure».

«Ho collaborato a tracciare il percorso delle Terre del Vescovado – racconta Emanuele Cecchinato, del Gruppo di cammino di Seriate -. È un itinerario di 32 chilometri a piedi che oggi parte da Scanzorosciate e arriva alla stazione ferroviaria di Chiuduno. C’è però la necessità di chiudere questo cammino, creando un anello e collegando gli scali di Chiuduno e Seriate. Due anni fa, dopo soli due mesi che la stazione era stata riaperta, insieme a due rappresentanti di Terre del Vescovado ho fatto un sopralluogo. Mi sono sentito a disagio per il grado d’incuria che c’era. Terre del Vescovado, visto il degrado, ha deciso di escludere la stazione di Seriate».

Le richieste di cittadini e Amministrazione

Le richieste sono chiare e semplici. «Una stazione pulita, sicura e accessibile a tutte le persone, soprattutto quelle più fragili – evidenzia Cristian Vezzoli -. Chiediamo che gli ascensori siano riparati e che vengano installate le telecamere che erano state promesse e che rappresenterebbero un deterrente per i fenomeni di spaccio che ci vengono segnalati. Nel costo dei biglietti e degli abbonamenti acquistati dai pendolari non c’è solo il costo del trasporto, ma anche quello del servizio. È un diritto degli utenti avere una stazione manutenuta in ordine e curata».

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La sala d'attesa ripulita

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La sala d'attesa sporca

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La speranza del sindaco e che, attraverso il pressing parlamentare dei deputati e dei senatori leghisti, la voce dei cittadini arrivi all’orecchio di chi può intervenire per cambiare questa situazione d’incuria. «Basta fare poco – conclude Vezzoli – ma quel poco deve essere fatto».

Quale sia lo scoglio però, lo spiega il deputato Daniele Belotti. «All’interno di Rfi c’è una galassia di società che si rimpallano la competenza – dice -. Il dato di fatto è che questo patrimonio pubblico si sta degradando. Soprattutto le piccole stazioni. Per questa ragione abbiamo pensato di proporre di dare in concessione gratuita alle associazioni locali gli spazi inutilizzati negli scali ferroviari, per fare in modo che qualcuno se ne possa prendere cura».

Questa proposta, al momento, è al vaglio di Rfi. L’auspicio dell’onorevole Belotti è che nei prossimi giorni si possa programmare un incontro specifico per Seriate con i responsabili lombardi di Rete ferroviaria italiana. «Anche perché in prospettiva – osserva – lo sviluppo della tratta Montello-Ponte San Pietro trasformerà questa stazione in uno scalo quasi metropolitano».

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