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Disagi e disservizi, il Comune di Bergamo rompe con Aler e affida le case popolari a MM Spa

A fronte del peggioramento del servizio offerto dall'Azienda regionale guidata da Danesi, la Giunta Gori ha fatto una scelta importante

Disagi e disservizi, il Comune di Bergamo rompe con Aler e affida le case popolari a MM Spa
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Una novità non inattesa, ma comunque rilevante. Il Comune di Bergamo ha reso noto oggi, 16 novembre, la decisione di affidare, a partire dal 2023, la gestione del patrimonio residenziale pubblico alla società MM Spa. In altre parole, le case popolari di proprietà del Comune non saranno più gestite dall'Aler.

Aler, una gestione flop

La collaborazione con l'ente regionale era stata avviata nel 2015. E Palazzo Frizzoni sottolinea come, all'inizio, le cose andassero molto bene: oltre duecento alloggi sono stati sistemati e assegnati a nuclei familiari in difficoltà. Poi, però, «si è osservata una riduzione dell’efficacia del servizio in termini di manutenzione, aumento della morosità e poca trasparenza nella circolazione dei dati», spiega il Comune. Tutti problemi che da anni vengono rinfacciati anche da sindacati e residenti delle abitazioni Aler di Bergamo e provincia. Del resto, i numeri del 2021 sull'attività dell'Azienda Lombarda Edilizia Residenziale - dal 2018 guidata, per Bergamo, Lecco e Sondrio, da Fabio Danesi - parlano da soli.

Alla fine, questi problemi si sono riflessi anche nel rapporto con il Comune di Bergamo, che ha ritenuto non all'altezza il lavoro svolto da Aler. Lo scorso marzo, il consigliere regionale bergamasco Niccolò Carretta (Azione), riuscì a ottenere dall'assessorato lombardo alla Casa alcuni dati eloquenti: nel 2021, a Bergamo città Aler ha assegnato appena 12 appartamenti su 89 disponibili e a fronte di ben 1.057 richieste; Palazzo Frizzoni, invece, ha eseguito 30 assegnazioni su 35 case popolari di sua proprietà a disposizione. Una gran bella differenza di "operatività" che dice molto.

L'accordo (di 10 anni) con MM Spa

E così ecco che la Giunta Gori ha deciso di rompere il rapporto e passare a MM Spa, azienda integrata multiservizio, partner nello sviluppo, nella gestione e riorganizzazione delle città, dei servizi, delle reti, delle infrastrutture e dei patrimoni immobiliari pubblici. Nata nel 1955 come società di ingegneria, negli anni ha via via ampliato le aree di intervento: dal 2003 gestisce anche il servizio idrico integrato della città di Milano e dalla fine del 2014 si prende cura del patrimonio di edilizia residenziale pubblica di proprietà di Palazzo Marino. Dal 2020 anche delle attività di facility management e di manutenzione del patrimonio di edilizia scolastica degli impianti sportivi milanesi del Comune di Milano.

Con il nuovo atto di indirizzo approvato dalla Giunta bergamasca, saranno ben 986 gli alloggi - a questi si aggiungono 343 tra box e posti auto di proprietà di Palazzo Frizzoni - che per i prossimi dieci anni saranno gestiti in stretta collaborazione con MM. Diversi gli elementi innovativi che verranno introdotti, quali il controllo della gestione finanziaria e amministrativa del patrimonio ERP comunale, la pronta manutenzione ordinaria e periodica delle case del Comune, la sistemazione degli alloggi e la gestione dei condomini. Inoltre, tra Comune di Bergamo ed MM Spa è previsto un continuo scambio di buone pratiche, quali ad esempio la gestione della morosità e la gestione di casi particolarmente fragili.

Le dichiarazioni

Il sindaco Giorgio Gori spiega: «Abbiamo scelto MM anche per via del fatto che, negli anni, la società milanese ha dato prova di efficienza nel perseguire i propri obiettivi e anche in virtù dei buoni risultati ottenuti a Milano nella gestione di un numero di alloggi davvero molto alto, ben 28 mila: ridiamo, quindi, energia e linfa alla gestione del patrimonio residenziale comunale della nostra città, attraverso un modo innovativo di costruire migliori politiche per la casa». Marzia Marchesi, assessore all'Edilizia pubblica di Bergamo, aggiunge: «Uno degli obiettivi primari dell'accordo con MM sarà quello relativo alla trasparenza dei dati (manutenzione, anagrafe, flussi finanziari, certificazione impianti, ecc...) ed è stato inserito un meccanismo di premialità sul raggiungimento di obiettivi strategici da stabilire insieme ad MM di anno in anno».

«Per noi è un onore essere stati scelti da questa Amministrazione - aggiunge invece Simone Dragone, presidente di MM Spa -, un riconoscimento del nostro modello di gestione. Di fronte, però, non abbiamo solo edifici, ma soprattutto persone. Per questo una parte rilevante del nostro impegno è orientato all’ascolto e al dialogo con i cittadini. Da qui partiremo per garantire, nella collaborazione con il Comune di Bergamo, un’adeguata gestione del patrimonio abitativo pubblico». Sulla stessa linea anche Corrado Bina, direttore della Divisione Casa di MM: «Solo nell’ultimo biennio abbiamo registrato oltre 550 mila contatti con l’utenza e gestiamo, ogni anno, oltre 30 mila interventi tecnici, un dato che dimostra la sempre maggiore capacità di gestione delle esigenze del patrimonio e delle persone che lo abitano. Parallelamente, siamo alla continua ricerca dello sviluppo digitale dei processi: basti pensare che nel 2021 il 78 per cento degli appuntamenti nelle sedi territoriali è stato gestito virtualmente».

Speriamo dunque che questo accordo rappresenti un primo, fondamentale passo in avanti per la città di Bergamo. E soprattutto per i tanti residenti nelle case popolari di proprietà della città, che da anni - insieme agli inquilini Aler - denunciano disagi e disservizi dell'attuale gestione Danesi, restando purtroppo inascoltati.

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