Degrado

Ex Reggiani e Una Hotel, gli ultimi (forse) grandi buchi neri rimasti a Bergamo

Tanto è stato fatto in questi anni per recuperare aree industriali e immobili dismessi, ma tanto resta ancora da fare. La tragedia di Vika è lì a ricordarcelo

Ex Reggiani e Una Hotel, gli ultimi (forse) grandi buchi neri rimasti a Bergamo
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di Wainer Preda

Centomila metri quadrati. Come dieci campi di calcio. Fatti da capannoni fatiscenti uno dietro l’altro. Stabili abbandonati alti fino a sette piani. Antri vuoti. Lo scheletro dei reparti che furono. Vetri in frantumi. Scale divelte o pericolanti. E scritte, disperate, sognanti o inquietanti, sui muri. L’area dell’ex Reggiani è il vero buco nero della città di Bergamo.

Nonostante i mille interventi del Comune, delle forze dell’Ordine e dei pompieri, la struttura negli anni è diventata ricettacolo di sbandati, vagabondi e spacciatori. È finita anche peggio. Dopo i tanti incendi, è stata persino teatro di morte. Una ragazzina si sarebbe suicidata gettandosi dal tetto. Sulla vicenda sta indagando la magistratura. Certo è che le aree fatiscenti, crogiolo di disperazione, in queste vicende hanno sempre un ruolo, seppur indiretto.

Per onestà intellettuale, va detto che nell’ultimo decennio le zone abbandonate in città sono diminuite. Le politiche di riqualificazione urbana messe in campo dall’Amministrazione comunale le hanno ridotte a una manciata. Sostituite da edifici nuovi di zecca. E, piaccia o meno, le costruzioni sono sempre meglio di moloch diroccati.

«Al momento sono due le aree che stanno dando problemi - spiega l’assessore Francesco Valesini -: la ex Reggiani e l’ex Una hotel». Sulla Reggiani pende un’inchiesta giudiziaria. Una presunta frode fiscale milionaria che vede coinvolto il fondo proprietario della maggior parte dell’area (mentre il resto è dell’imprenditore Francesco Manzi).

L’indagine ha portato al sequestro preventivo e al blocco di ogni iniziativa di recupero. Gli edifici disegnati dall’architetto Bergonzo, poi, non consentono “scompattamenti”. In anni recenti si era parlato di realizzare qui la facoltà di Ingegneria dell’Università. Ma non se n’è fatto nulla. Il Comune ha emesso una raffica di ordinanze per problemi di sicurezza. Gli interventi dei pompieri non si contano. Ma graffitari, appassionati di parkour e disperati hanno fatto spallucce.

L’Una Hotel

Il secondo vortice di degrado è l’Una Hotel di Borgo Palazzo. Edificio da ventimila metri quadrati su sette piani, di proprietà di UnipolSai. Era costato 70 miliardi di lire nel 1994. Poi (...)

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