Durante il Covid

Il Comune di Bergamo denuncia il segretario Osa Polizia per le parole sulle bare nei mezzi militari

Antonio Porto ha dichiarato alla commissione parlamentare che in ogni camion c'era un solo feretro «per spaventare la popolazione»

Il Comune di Bergamo denuncia il segretario Osa Polizia per le parole sulle bare nei mezzi militari
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Sull'immagine dei camion in uscita da Bergamo nei giorni più terribili della pandemia da Covid-19 se ne sono dette tante. La leghista Leonora Leoncini già a pochi mesi di distanza dal fatto, era stata querelata per aver sostenuto che si trattasse di una fake-news.

Ieri, 17 gennaio, il Comune di Bergamo ha sporto denuncia-querela contro Antonio Porto, segretario generale nazionale dell'organizzazione sindacale autonoma polizia (Osa Polizia), per falsa testimonianza resa davanti alla Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria Covid-19. In questa sede aveva sostenuto che all'interno dei camion ci fosse solo una bara ciascuno al fine di creare un'immagine di forte drammaticità.

Angeloni offre le prove

L'assessore Giacomo Angeloni, delegato dalla Giunta, contesta questa versione dei fatti, fornendo prove documentali e fotografiche che dimostrano il trasporto di un numero significativamente maggiore di bare per camion. Queste prove includono decreti di autorizzazione al trasporto, documentazione fotografica e testimonianze di altri funzionari comunali presenti.

«Irrispettoso»

«Questa vicenda riporta alla luce il dolore di Bergamo in quei giorni drammatici, e non rispetta la dignità delle vittime oltre che l'operato delle istituzioni che in una emergenza inimmaginabile hanno fatto fronte e a cui va il nostro ringraziamento - commenta Angeloni -. Ero presente personalmente quella sera del 18 marzo 2020, come in tutte le altre occasioni di trasferimento di defunti dal cimitero ad altri forni crematori. La scelta del trasferimento delle salme si era resa necessaria in quanto il nostro forno crematorio poteva gestire le cremazioni di 27 feretri nell’arco delle 24 ore, e il numero di morti era quattro volte superiore alla media. In ogni occasione in cui è stata negata la verità, il Comune di Bergamo ha scelto di rivolgersi alla magistratura».

La denuncia

Il Comune sottolinea come il 18 marzo 2020 partirono infatti dal cimitero di Bergamo otto camion militari con 73 persone, divisi in tre carovane: una verso Bologna con 34 defunti, una verso Modena con 31 defunti e una a Varese con otto defunti. La foto e il video scattati in quel giorno da un balcone di via Borgo Palazzo da uno steward di Ryanair fecero il giro del mondo.

Nella denuncia si legge: «Le dichiarazioni rese da Antonio Porto in data 19.11.2024 innanzi alla citata Commissione parlamentare di inchiesta si appalesano false e mendaci e tese tra l'altro a sostenere, altrettanto falsamente, che le operazioni di trasporto a mezzo dei camion militari sarebbero servite per indurre la popolazione a prestarsi alla inoculazione del vaccino contro il Covid-19, oltre che per soggiogare la popolazione al lockdown».

Commenti
Egidio

non capisco perchè si debbano riaprire delle ferite ai familiari ed ai parenti delle povere vittime del covid,certe persone dovrebbero vergognarsi perchè le persone decedute sono state talmente tante che il forno crematorio di Bergamo non riusciva a soddisfare le richieste,se il trasporto è stato eseguito dai militari cosa centra il sindacato di Polizia?

Fracesco Giuseppe

Mah! Con tutto il casino che avevano combinato (cene della giunta dai cinesi, biglietti gratis per venire a Bergamo, Bergamo non si ferma, ecc.), più quello dei loro sodali romani (siamo prontissimi, caos mascherine, ecc.), denunciare chi dice cose diverse dalle loro, mi pare almeno eccessivo.

Michele

Certamente tra mascherine, vaccini e tamponi obbligatori montagne di soldi 💰 dai privati sono finite nelle tasche di qualcuno, quando ci sono di mezzo i soldi tutti sanno che non esistono più nemmeno amici e parenti......Esistono soci e dividendi.

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