Il mistero del cucciolo di cigno trovato morto a bordo del fiume Adda
Faceva parte della famiglia che vive a Trezzo sull'Adda, in località ristoranti. Il suo piumaggio stava ancora virando dal marrone al bianco

Era uno degli ultimi arrivati nella "famiglia" di cigni che popola l'Adda al confine tra la provincia di Milano e quella di Bergamo, più precisamente a Trezzo sull'Adda, in località ristoranti. Purtroppo, però, il cucciolo non ce l'ha fatta e il suo corpo senza vita è stato rinvenuto a bordo del fiume nei giorni scorsi. Lo racconta PrimaMerate.
Il piumaggio stava ancora virando dal marrone al bianco e il suo becco era ancora grigio, segno che l'esemplare di cigno trovato senza vita ai bordi del fiume Adda era ancora un cucciolo. Faceva parte della nidiata che si era schiusa a primavera, una famiglia di cigni stanziali, molto conosciuta dai tanti visitatori che quotidianamente passano in quel punto lungo l'alzaia. Tanto che Filippo Soncin, presidente dei Pirati dell'Adda, il gruppo che racchiude barcaioli e pescatori che stazionano lungo il fiume in quel punto, sta cercando di trovare qualche ente che si possa attivare per recuperare la carcassa.

«Non ho idea di come sia morto - ha dichiarato Soncin -. Sta di fatto che è la prima volta che mi capita una cosa simile. Ho notato però che i cuccioli della nidiata situata vicino alla località ristoranti si sono ridotti di numero. Un brutto segno perché di solito si allontanano dai genitori quando hanno raggiunto l'anno di vita».
Soncin ha ammesso anche di essersi meravigliato per aver assistito nei giorni scorsi a un vero e proprio scontro tra il maschio alfa che vive nella comunità ai ristoranti e quello della Centrale idroelettrica Taccani.
«Si sono letteralmente azzuffati - ha affermato il presidente dei Pirati dell'Adda -, tanto che uno è saltato sopra all'altro e ci è rimasto fino a quando l'altro si è allontanato. Di solito questi episodi accadono quando si sforano le aree di competenza. Non so se questo episodio possa aver inciso sulla morte del cucciolo».