Com'è possibile?

Nell'anno da Capitale della Cultura, Bergamo non ha un ostello: quello di Monterosso resta chiuso

La Provincia e il nuovo gestore parlano di condizioni pessime dell’edificio: servirebbero lavori per 1,5 milioni. Ma l'ex gestore respinge le accuse

Nell'anno da Capitale della Cultura, Bergamo non ha un ostello: quello di Monterosso resta chiuso
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L’ostello di Monterosso, chiuso ormai da quattro mesi, difficilmente aprirà nell’anno della Capitale della Cultura: a renderlo noto sono la Provincia e la società Central Hostel Bergamo, che ha in affitto la struttura dall’ottobre scorso fino al luglio di quest’anno.

«Servono lavori di manutenzione»

I dettagli sono riportati oggi (venerdì 24 febbraio) da L’Eco di Bergamo: da via Tasso hanno infatti fatto sapere che «servono importanti interventi di manutenzione». Secondo il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi, infatti, «l’edificio è stato lasciato con gravi problemi: infiltrazioni, perdite, serramenti rotti». Proprio per questo motivo si starebbe ragionando con gli attuali affittuari su un piano d’intervento.

Per le parti coinvolte, affinché la struttura torni agibile, ci vorrebbero intorno ai trecentomila euro per i lavori più urgenti e, perché possa riaprire come una moderna struttura ricettiva, altri 1,2 milioni di euro. Dato che la Provincia è in difficoltà a reperire i fondi, si starebbe pensando di prolungare il contratto d’affitto, scomputando però gli investimenti a carico della società per adeguare la struttura. Emilio Scandella, rappresentante della Central Hostel Bergamo, ha parlato di «tegola per noi e la Provincia. La struttura è stata lasciata in un evidente stato di degrado. La domanda non è tanto come fa a essere chiusa adesso, ma come facesse ad essere aperta prima in quelle condizioni».

La versione dell'ex gestore

Tra l’altro, ci sarebbero anche le pessime condizioni degli scarichi, mai puliti, e gravi danni anche ai muri. Scandella sostiene di non aver potuto appurare prima lo stato dell’edificio perché, fino al passaggio di consegne, non ci sarebbero stati sopralluoghi.

Una versione smentita da Michele Forchini, ex gestore dell’ostello: «In realtà i sopralluoghi, con i tecnici e i legali, ci sono stati, e il passaggio di consegne è stato cordiale - ha chiarito dopo le dichiarazioni di Scandella -. Abbiamo lasciato un edificio che presentava tutte le caratteristiche per poter continuare l’attività. La manutenzione ordinaria è sempre stata fatta, certo è un edificio di 30 anni che richiede adeguamenti. Di sicuro, però, dopo quattro mesi di chiusura lo stato non può che essere peggiorato».

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