Botta e risposta

No Parking Fara risponde all'assessore Brembilla: «L'ipotesi delle penali? Una bugia»

L'esponente della Giunta ha sostenuto che fermare la realizzazione avrebbe comportato un danno erariale da 12 milioni

No Parking Fara risponde all'assessore Brembilla: «L'ipotesi delle penali? Una bugia»
Pubblicato:

Il comitato No Parking Fara torna alla carica contro l’assessore ai Lavori pubblici di Bergamo, Marco Brembilla. Questa volta, a suscitare l’ira del gruppo sono state le dichiarazioni nell’ultimo Consiglio comunale, riportate dalla stampa, secondo cui non portare a termine il parcheggio avrebbe comportato il rischio di «pagare circa dodici milioni di euro, tra penali e il ripristino» dell’area.

«Notiamo che, come al solito, pur facendo tali affermazioni in Consiglio comunale nell’ambito di una seduta di discussione del bilancio, l’Assessore non ha prodotto alcuna prova a sostegno dei suoi calcoli strampalati - dichiara il comitato -. Un’ipotesi, quindi, non veritiera e mai dimostrata, una cifra buttata lì a caso per spaventare l'opinione pubblica con lo spauracchio dell’ipotetico - e mai dimostrato - danno erariale». L’esatto contrario, secondo No Parking Fara, di quanto scritto nella Delibera n. 737 del 6 settembre 2020 dell’Anac (Autorità nazionale anti-corruzione).

La Delibera 2020 dell’Anac

Oltre alla comunicazione dello stesso ente del 2019 indirizzata al Comune, nella quale si diceva che era Bergamo Parcheggi a dover versare penali all’Amministrazione a causa dei forti ritardi (e non il contrario), nella delibera dell’anno dopo si metterebbero in chiaro varie questioni: innanzitutto, nel documento si legge che «l’oggettività e la gravità dei ritardi appaiono indiscutibili», in particolare per quelli «connessi alla frana e alla sospensione dei lavori per le vicende penali occorse» avrebbero dovuto ritenersi «imputabili a Bergamo Parcheggi Spa».

Sarebbe inoltre specificata l’«illegittimità della variante» del 2011. La concessione, sempre dagli stralci del testo, si poteva risolvere nel momento in cui, fuori dai tempi, non era risultato possibile collaudare l’opera che, infatti, si trovava ancora «in stato embrionale».

All’articolo 8 comma 6 della convenzione del 2006, firmata da Comune e Bergamo Parcheggi, si legge inoltre che «la decadenza potrà essere pronunciata dall’Amministrazione concedente: […] in caso di altri gravi inadempimenti da parte del concessionario. […] In caso di decadenza il Concedente potrà trattenere, a titolo definitivo, quale penale, la cauzione prestata dal Concessionario; in ogni caso non sarà dovuto al Concessionario alcun indennizzo».

Le critiche di No Parking Fara

«La bugia delle penali stellari sembra continuare ad avere gambe lunghissime in Consiglio comunale - continua il comitato -. D'altronde comprendiamo che, a questo punto, la Giunta non sappia veramente più a quali santi e scuse appellarsi pur di giustificare l'ingiustificabile. Il progetto si sta rivelando un salasso per la comunità, con l'ormai certo raddoppio dei costi, e con tempi di consegna che si sono dilatati tanto da superare gli ulteriori quattro anni di ritardo sulla consegna dell’opera, prevista per il mese di marzo del 2019».

«Si aggiunga la spada di Damocle del rischio espulsione dal Patrimonio Unesco per l'incompatibilità del progetto con i valori del sito stesso, più volte segnalata da Icomos e Unesco stessa - concludono i No Parking Fara -. Ma non comprendiamo come il Consiglio comunale possa accettare simili dichiarazioni in aula dopo la delibera dell’Anticorruzione, né come sia possibile che nessuno, dai banchi dell'opposizione, si alzi a chiedere le dimissioni di un Assessore che mente palesemente - e senza vergogna - ai rappresentanti eletti dai cittadini».

Seguici sui nostri canali