Non piove più: anche l'agricoltura bergamasca lancia l'allarme siccità
Le associazioni: i primi dati dell'anno mostrano un quadro simile al 2022. E le previsioni dicono ancora temperature sopra la media
di Andrea Rossetti
Dopo l’allarme dei meteorologi, è arrivato anche quello degli agricoltori: il 2023 rischia di essere uguale, se non peggiore, del 2022 in termini di siccità.
«I primi dati a nostra disposizione ci fanno pensare che l’anno in corso sarà in linea con lo scorso», ha affermato in settimana Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura. Che ha poi aggiunto: «L’inverno finora è stato caratterizzato da una forte siccità. Ci auguriamo che in questa parte rimanente di stagione possa piovere di più, per non dover affrontare criticità come quelle del 2022». Una speranza che, al momento, poggia su pochi dati empirici però.
Le previsioni meteo per i prossimi giorni assicurano la permanenza di un regime anticiclonico, il che significa temperature miti e bel tempo. Niente pioggia e niente neve, tant’è che lo zero termico è fissato intorno ai 2.700 metri di quota. Qualcosa potrebbe cambiare tra il 20 e il 21 febbraio, ma è ancora presto per dirlo. In ogni caso, per ora non si vedono all’orizzonte inversioni di tendenza tali da fare tirare un sospiro di sollievo agli agricoltori. E nemmeno a noi.
Su PrimaBergamo della scorsa settimana vi abbiamo raccontato come, nella nostra provincia, la situazione sia allarmante. La stupenda Val Vertova è parzialmente in secca e lo stesso sta accadendo ai torrenti cittadini, la Tremana e la Morla; il lago d’Iseo da 421 giorni è sotto la media degli ultimi novant’anni. Se andasse in secca la ricca sorgente della Nossana (...)