l'appoggio

Parcheggio della Fara, l'ex assessore Fornoni si complimenta con la giunta Gori

La lettera: «Ha deciso di prendersi le proprie responsabilità e di trasformare un problema in un’opportunità»

Parcheggio della Fara, l'ex assessore Fornoni si complimenta con la giunta Gori
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«La Giunta Gori, in primis con il sindaco e l’assessore Brembilla, non ha nascosto la testa sotto la sabbia: si è presa sulle spalle il problema, ha deciso di proseguire, rivedendo gli aspetti contrattuali e gestionali dell’opera, inserendola in un condivisibile ridisegno complessivo dell’accesso e della sosta in Città Alta, del quale in futuro si vedranno i frutti».

Sono parole di Carlo Fornoni, assessore ai lavori pubblici del comune di Bergamo dal 2004 al 2009. L'ex amministratore ha deciso di esprimere così la propria gratitudine e ammirazione al primo cittadino per aver portato avanti i lavori al Parcheggio della Fara. Il progetto pensato dalla giunta Veneziani, venne poi portato avanti da quella Bruni, della quale Fornoni fece parte.

Una decisione sofferta

Rievocando il passato, ricostruisce la questione in pochi passaggi: «La decisione relativa al parcheggio di via Fara, la cui filosofia non ci convinceva appieno, fu sofferta. Ma l'opera era già contrattualmente avviata e coinvolgeva, oltre a quella privata, la partnership della partecipata Atb. Per la decisione di proseguire ci si basò in larga misura sul parere dell’istanza di partecipazione locale, il Consiglio della circoscrizione di Città Alta e Colli, che nelle sue diverse componenti, di destra, di sinistra e civiche, si espresse chiaramente a favore dell’opera, valutandone i benefici decisamente superiori ai costi».

«La colpevole inerzia della Giunta Tentorio»

Arriva ai momenti più critici del contestato progetto: «I fatti successivi sono noti: il crollo di fine 2008, il fermo cantiere, le polemiche, la sconfitta elettorale della ricandidatura Bruni (cui la vicenda “parcheggio” almeno in parte contribuì), la totale, colpevole inerzia della Giunta Tentorio nei successivi cinque anni, di pari passo al consolidarsi di un movimento e di un’opinione pubblica ostile all’opera».

L'appoggio a Gori

Da questa situazione complessa quindi, nasce la sua volontà di affidare all'inchiostro il proprio sostegno alla Giunta Gori, perché «ha deciso di prendersi le proprie responsabilità e di scommettere sulla possibilità di trasformare un problema in un’opportunità; insomma, in una parola, ha deciso di amministrare. Di questo, come di tanto altro, non si può che esserle grati».

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