In coda... sui social

Quando le rotonde hanno gli spigoli: le novità viabilistiche non convincono le Valli

Interventi a San Giovanni Bianco, Zogno e Ponte Nossa con tre rotatorie. In rete, però, nascono partiti contrapposti...

Quando le rotonde hanno gli spigoli: le novità viabilistiche non convincono le Valli
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Nelle ultime settimane la viabilità delle nostre Valli (croce e delizia di pendolari e vacanzieri) ha registrato alcune importanti novità, legate all’apertura al traffico di tre nuove rotatorie, attese da tempo. In questi casi, grazie alla cassa di risonanza dei social, si aprono da subito le polemiche che finiscono per dividere da subito gli internauti in due categorie: da una parte chi difende le scelte progettuali e le nuove realizzazioni (meglio fare qualcosa che stare sempre in coda a lamentarsi, è in estrema sintesi la morale) e dall’altra chi critica alcuni dettagli o, addirittura, la scelta alla base dei nuovi manufatti. In Valle Brembana in poche settimane hanno aperto al traffico la nuova rotonda a monte dell’abitato di San Giovanni Bianco (che consente l’innesto verso il nuovo ponte sul Brembo) e la rotatoria che a Zogno dovrà smistare i flussi fra vecchia provinciale e nuovo tunnel, per il quale a oggi non è fissata una data di inaugurazione.

La nuova rotatoria a San Giovanni Bianco

Nel caso di San Giovanni Bianco le critiche circolate sui social e nelle immancabili chiacchierate nei bar di paese paiono concentrarsi sulla brusca sterzata imposta ai mezzi che percorrono la strada in senso ascendente, con un muro di contenimento sulla destra che secondo alcuni sarebbe stato opportunamente rettificato, dopo i primi utilizzi, con cantiere non del tutto concluso. A Zogno invece i dubbi (per la verità condivisi da molti) riguardano il fatto che in senso ascendente l’apertura del tunnel potrebbe non essere il toccasana per le code sul viadotto di Sedrina (ore serali e, soprattutto, sabato mattina o giornate estive), poiché la genesi del serpentone di auto tende a formarsi già prima della galleria delle Grotte delle Meraviglie, dove le due corsie del viadotto confluiscono in una soltanto e dove si aggiunge anche l’innesto a destra di coloro che giungono da Sedrina o da Valbrembilla e si dirigono verso Zogno e l’Alta Valle. Addirittura, è il dubbio di alcuni, la rotatoria dopo la galleria delle Grotte potrebbe essere un ulteriore freno al flusso principale e questo sarebbe già riscontrabile con le code mattutine delle ultime settimane, con la rotatoria aperta nonostante l’accesso all’agognato tunnel sia tuttora chiuso.

In Valle Seriana (foto di apertura) il sospiro di sollievo per una nuova rotatoria l’hanno tirato soprattutto gli abitanti di Ponte Nossa, dove, con un mese di anticipo, si sono conclusi i lavori per il rondò nell’area della vecchia stazione, teatro negli anni di infiniti incidenti, anche mortali. Le polemiche relative alla fluidità dei flussi principali paiono sopirsi lentamente, così come le recriminazioni di quanti avrebbero ipotizzato un intervento più a valle, all’altezza dello svincolo per la Valle del Riso.

La nuova rotatoria realizzata a Ponte Nossa

A emergere con forza (ad esempio sul gruppo Facebook "Viabilità in Valle Seriana") è invece la presenza di un manufatto in calcestruzzo alla destra della carreggiata in prossimità della rotatoria, per chi proviene da Bergamo in direzione Clusone. Si tratta del muro protettivo del preesistente sottopasso pedonale. In effetti qualche dubbio sorge per uno spigolo vivo che si trova a pochi centimetri dalla carreggiata. Evidentemente il rispetto del Codice della strada dovrebbe evitare qualsiasi incidente, ma è anche vero che forse, considerando lo spazio a disposizione, era ipotizzabile una soluzione alternativa, che anche solo mitigasse l’angolo del manufatto. Le discussioni, infinite come lo spazio che i social regalano, restano aperte, così come il dissolversi di tutte le code resta probabilmente un’irraggiungibile chimera.

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