Nuovo Codice della strada

Se passerà l'articolo 8 in Senato, a rischio 30 chilometri di corsie ciclabili a Bergamo

Si toglierà il riferimento alla riga bianca continua o discontinua lungo la carreggiata. Petizione delle associazioni contro il testo

Se passerà l'articolo 8 in Senato, a rischio 30 chilometri di corsie ciclabili a Bergamo
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Dopo l'approvazione alla Camera, se passerà anche al Senato, l'articolo 8 del Codice della strada potrebbe mettere a rischio quasi trenta chilometri di corsie ciclabili a Bergamo.

Corsie ciclabili a rischio

Introdotte nel 2021 in città con l'obiettivo di rendere più sicura la circolazione dei ciclisti in città, sono delimitate da una riga bianca e sono riconoscibili del simbolo della due ruote. Il nuovo articolo, attualmente oggetto di discussione, elimina proprio il riferimento alla tracciatura bianca continua o discontinua lungo la carreggiata.

Inoltre, il nuovo Codice limita l'autonomia degli enti locali in materia, attribuendo al Ministero dei Trasporti il compito di stabilire un regolamento per le caratteristiche delle corsie ciclabili, che i Comuni saranno poi tenuti a rispettare. Ecco perché l'esistenza di quelle già realizzate nel capoluogo potrebbe essere soggetta a un ripensamento, anche se al momento non ci sono comunque certezze sulla questione.

La petizione contro l'eliminazione

Contro quello che ritengono un dietrofront del nuovo codice, hanno presentato una petizione a livello nazionale sedici associazioni, tra cui c'è anche Aribi, l'Associazione per il rilancio della bicicletta. L'opinione dell'ente è che, dato che questa soluzione non si è mostrata pericolosa per la circolazione, non si capisce per quale motivo debba essere cancellata. Inoltre sarebbe un passo indietro rispetto all'Europa, dove sono adottate da molto più tempo senza che sia prevista alcuna retromarcia.

Commenti
Davide

Da che ci sono queste bike line ho iniziato ad andare al lavoro in bicicletta e mi sento molto sicuro. Un’area protetta Da una sola linea tracciata sull’asfalto che delimita un’area sulla quale gli automobilisti sono portati a fare attenzione. Ritengo che toglierle sia un vero peccato. Uno spazio che può salvare una vita

Giuseppe Boschini

A perche' quelle in bergamo sono piste ciclabili?... devo ridere, o piangere, adesso o subito?

giambelin

limiti di velocità più alti... Egregio Massimo, lei senza volerlo ha messo il dito sulla piaga principale del problema traffico: i limiti di velocità furono fissati ai tempi in cui le auto (anche di lusso) per fermarsi a 70 all'ora dovevano avere uno spazio di frenata minimo di quasi cento metri. Oggi bastano e avanzano un paio di metri ... Le velocità tartaruga di oggi sempre più basse tra l'altro, pensate dalle anime belle che pianificano la circolazione sulle Nostre strade, che sono fermi con i loro illuminati pensieri ai manuali per le auto della Barbie (vedasi parcheggi sufficienti per una vecchia 1100 ma non per una (non dico SUV) una piccola dacia utilitaria... per non parlare delle ridicole zone 30 che servono solo a sperperare un pò di soldi per la segnaletica verticale e orizzontale; quest'ultima scintillante all'inaugurazione e poi rapidamente cancellata dal passaggio delle auto e poi non più rinnovata ...mi fermo ma dovrei continuare con altro ...

Marino

Caro Francesco Giuseppe, la mia bici ha tutto, anche le frecce. Cordiali saluti.

Francesco Giuseppe

In Europa se non stai sulle piste ciclabili timultano, se non hai i fanalini o stai in mezzo alla strada ti multano. Chi lo dice che i ciclisti sono deboli? Sono più deboli coloro che hanno difficoltà e non possono accostare per scendere o salire perchè c'è una pista ciclabile, ma i cicliesti godono di amicizie politiche e relativi privilegi. Cominciamo a mettergli le targhe per denunciarne i reati, come fanno con auto e moto, poi vediamo.

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