Allerta in 51 Comuni

Siccità e nuova ondata di caldo: in arrivo una settimana tropicale (dopo martedì)

I temporali non bastano: la situazione rimane grave sia per quanto riguarda l'acqua potabile sia per l'irrigazione dei campi

Siccità e nuova ondata di caldo: in arrivo una settimana tropicale (dopo martedì)
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di Paolo Aresi

Un po’ d’acqua è arrivata giovedì sera e ieri, venerdì, ci sono stati dei temporali nelle valli e sulla città (e non sono mancati i danni, purtroppo). Meglio di un calcio nei denti, ma la situazione climatica resta allarmante, sebbene a livello politico si continui a ripetere che «non si vogliono fare allarmismi». Ma l’allarme c’è. Lo dicono i prati secchi, i campi bruciati. E gli inviti continui di Uniacque nei riguardi di tanti Comuni perché emettano ordinanze “antispreco”. E l’allarme viene confermato dalle previsioni meteorologiche, sempre più accurate grazie alle rilevazioni dei satelliti in orbita e alle elaborazioni dei supercomputer. Si prevede che la settimana prossima le temperature si faranno realmente tropicali e potrebbe accadere che a Bergamo venga superato il primato assoluto stabilito alla fine di luglio del 1983, quando la temperatura toccò i 38,3 gradi centigradi, all'ombra, naturalmente.

Il gran caldo non rappresenta una novità. Quello che allarma i meteorologi e la gente di buon senso è l’innalzamento della temperatura media: negli ultimi cinquant’anni si sono stabiliti i record di caldo a più riprese, in diverse estati. Nel Nord Italia negli anni Settanta la temperatura media estiva oscillava sui 27 gradi (comprese le temperature notturne) e destò scalpore l’estate del 1983 quando la temperatura media salì a 28,3: fu un luglio caldissimo - per l’epoca - e le temperature rimasero alte fino ai primi giorni di agosto. Fu l’estate dei famosi 38,3 gradi di fine luglio a Bergamo. Non sapevamo, allora, che quel caldo eccezionale sarebbe diventato normale anche nella nostra città.

Negli anni Novanta le estati segnarono temperature medie di 28.4 gradi (1991), 29.4 gradi (1994), 28.9 gradi (1998). Il decennio successivo si presentò da noi con i 28.4 gradi del 2000 e i 28.8 del 2001, già superiori a quel famoso record del 1983. Nel 2003 la temperatura media estiva fu di ben 31.7 gradi. In molti ricordano la Pianura Padana secca, il granoturco bruciato nei campi, il Po asciutto. Il record del caldo estivo medio è rimasto a quel 2003, ma le temperature medie sopra i 30 gradi sono diventate normali, cosa che non era mai (!) accaduta prima del 2000. Così nel 2012 il termometro segnò mediamente proprio 30 gradi, come nel 2015; nel 2017 si salì ai 30.1 gradi, come anche nel 2019. Le ultime due estati sono state invece meno roventi, ma sempre più calde di quella famosa estate del 1983.

Insomma, è evidente il processo di riscaldamento dell’atmosfera. Ne consegue la corsa ai condizionatori d’aria, che una volta erano presenti soltanto in poche case e negli uffici. Ma è un cane che si morde la corda perché i condizionatori “mangiano” tanta energia e per produrre energia si bruciano tanti combustibili fossili, dal petrolio al gas, al carbone, producendo migliaia di tonnellate di anidride carbonica che va nell’atmosfera e contribuisce a quel maledetto effetto serra che potrebbe rendere il nostro pianeta addirittura inabitabile. Gli scienziati ci ammoniscono da almeno trent’anni, ma senza grandi risultati.

Che cosa possiamo fare? Al di là delle grandi scelte politiche ed economiche, abbiamo la possibilità di cambiare lo stile di vita: non usare l’automobile se non quando è strettamente necessaria, non fare tre docce al giorno, usare i condizionatori con buon senso e soltanto se il bisogno è estremo, non accendere le luci quando non sono necessarie, non sprecare acqua... insomma, tutte quelle norme che consentono di bruciare meno energia che non proviene da fonti rinnovabili. Tutte cose dette e ripetute, ma di cui la maggior parte della popolazione se ne frega, come se la questione non ci riguardasse tutti, come se non avessimo una responsabilità verso i nostri simili e i nostri figli (e nipoti).

Torniamo all’oggi. Le previsioni dicono che oggi, sabato 25 giugno, le temperature saranno accettabili, sui 30 gradi di massima e forse con qualche temporale. Ma settimana prossima sarà tremenda dopo martedì. Mercoledì 29 giugno sono previsti 31 gradi, giovedì 38, venerdì 38 e sabato 35 gradi. (...)

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