In Val Gandino

Tempi lunghi per la strada verso Valpiana e Malga Lunga: incombono massi pericolanti

Ordinanza del sindaco, transito vietato anche a pedoni e biciclette: troppo alto il pericolo di nuovi smottamenti

Tempi lunghi per la strada verso Valpiana e Malga Lunga: incombono massi pericolanti
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Si annunciano tempi lunghi per la chiusura della strada che dall’abitato di Gandino sale verso la località Valpiana e al Rifugio Malga Lunga (in territorio di Sovere), bloccata a partire dalla serata di lunedì 25 aprile da uno smottamento. Sulla sede stradale sono piombati alcuni massi, distaccatisi da una parete rocciosa strapiombante presente nel tratto che dalla località Boda Bassa scende verso la chiesina di Santa Maria degli Angeli.

Dopo l’allarme lanciato da un residente, sul posto per i primissimi rilievi e le segnalazioni del caso sono intervenuti da subito i volontari della Protezione Civile, che hanno verificato come non vi fossero fortunatamente persone coinvolte, anche considerando il notevole afflusso in zona determinato dalla giornata festiva. Nella mattinata di martedì 26 aprile si è immediatamente tenuto un sopralluogo dei tecnici comunali, con la consulenza dello Studio Geologico G.E.A. di S.Ghilardi con sede a Ranica.

Le notizie purtroppo non sono positive, poiché, al di là del materiale piombato sulla sede stradale, vi è evidenza di una situazione complessa che potrebbe determinare (considerando anche le piogge) il distacco di ulteriori rocce. Il sindaco Elio Castelli ha per questo firmato un’ordinanza urgente (nr. 12 del 26.04.2022) che dispone «a garanzia della pubblica incolumità, la chiusura pedonale e veicolare (a qualsiasi mezzo, biciclette comprese) della strada di Valle Piana, tra la loc. Boda Bassa e la Chiesetta di S. Maria degli Angeli, dalla data odierna e fino al termine dei lavori di ripristino e messa in sicurezza».

Sul posto sono state posate barriere di chiusura e la necessaria segnaletica. Va detto innanzitutto che per le aree legate alla strada di accesso a Valpiana, il Comune di Gandino ha depositato da tempo in Regione un progetto di risanamento complessivo da 900mila euro, legato proprio alle criticità idrogeologiche presenti in numerosi punti.

La chiusura provoca da subito notevoli disagi, poiché sono decine le seconde case di montagna presenti a monte dello smottamento, per non parlare della Baita Monte Alto del CAI Valgandino e del Rifugio Malga Lunga (sede del Museo della Resistenza Bergamasca) che ospitano con la bella stagione migliaia di escursionisti ogni domenica. L’accesso è formalmente possibile salendo da Peia, attraverso la strada che tocca le località Poiana, Monticelli, Sparavera e Comunaglia.

Negli ultimi mesi il Comune di Gandino ha realizzato importanti lavori che hanno migliorato la classe di transito, ma sono comunque necessari mezzi fuoristrada e il normale flusso sopportato dalla strada di Valpiana non può certo riversarsi su questo percorso alternativo. Il Comune si confronterà in queste ore con gli uffici regionali per le necessarie valutazioni operative.

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