per una modifica del progetto

Treno per Orio, Boccaleone e associazioni tornano in strada: manifestazione il 27 aprile

I cittadini sperano di poter trovare interlocutori in Provincia e nella sede di Regione Lombardia, in via XX Settembre, disposti ad ascoltare le loro richieste visto che il dialogo con il Comune non è mai decollato

Treno per Orio, Boccaleone e associazioni tornano in strada: manifestazione il 27 aprile
Pubblicato:
Aggiornato:

Il comitato di Boccaleone e le associazioni di quartiere e ambientaliste che lo sostengono nella battaglia per chiedere una modifica al progetto del treno per Orio sono pronti a scendere nuovamente in strada per manifestare.

L’appuntamento è per mercoledì 27 aprile, giorno in cui il corteo sfilerà per Bergamo nella speranza di poter trovare interlocutori in Provincia e nella sede di Regione Lombardia in via XX Settembre disposti ad ascoltare i cittadini, che da sempre chiedono un seminterramento della futura tratta ferroviaria (e la realizzazione di un collegamento metropolitano).

Non è prevista alcuno stop dei manifestanti a Palazzo Frizzoni, visto il dialogo mai decollato con il sindaco Giorgio Gori e l’indifferenza dimostrata in questi mesi dall’Amministrazione comunale. «In Comune a Bergamo è assente l’attitudine all’ascolto nei confronti dei cittadini e di quanti veicolano le loro richieste», sostengono i comitati.

Alla chiusura dei lavori della Conferenza dei servizi dal progetto originario è stata stralciata l’idea di realizzare un sovrappasso ferroviario nel punto in cui il treno, deviando dai binari della linea esistente Bergamo-Montello, avrebbe dovuto scavalcare via Lunga per dirigersi verso l’aeroporto. Al posto del cavalcavia, il nuovo progetto prevede che i binari del treno per Orio rimangano “a raso” anche nelle vicinanze della Fiera. Una modifica chiesta da Palazzo Frizzoni, per evitare che il ponte potesse disturbare la vista su Città Alta.

«Il Comune di Bergamo ha richiesto una modifica del progetto che provocherà un ulteriore consumo di suolo e di aree residue inutilizzabili e destinate all’abbandono e al degrado – sottolineano i residenti di Boccaleone e le associazioni che li sostengono -. Siamo preoccupati per le contraddittorie dichiarazioni della commissaria straordinaria di Rfi Vera Fiorani la quale, dopo la chiusura dei lavori della Conferenza dei servizi, ha dichiarato che il progetto di abbassamento “soddisfa le richieste formulate dal territorio.” Si sta cercando di far passare per richieste condivise con il territorio soluzioni totalmente sbagliate e non condivise. Intorno a questo progetto è stata creata ad arte molta confusione. Le osservazioni presentate dal comitato di Boccaleone e dai cittadini non coincidono per niente con le richieste del Comune di Bergamo. Non è una nuova soluzione progettuale lo sviluppo a raso in prossimità di via Lunga; questa alternativa, chiesta solo ed esclusivamente dal Comune e non dal territorio, non può essere considerata una salvaguardia del paesaggio; in realtà lo devasta con le stesse modalità del progetto originario, consumando addirittura molto più suolo».

Ma i promotori della manifestazione non mettono solo in dubbio la bontà progettuale del nuovo treno, che collegherà Bergamo con l’aeroporto di Orio al Serio, ma anche che questo possa essere costruito entro la fine del 2025. «I soldi stanziati per il progetto (al momento 170 milioni di euro ndr) non basteranno sicuramente e vi sarà una seria difficoltà di reperimento dei materiali necessari – concludono i cittadini -. Tutto ciò renderà molto, molto difficile concludere i lavori entro la fine del 2025, ma anche del 2026».

Seguici sui nostri canali