Ennesima idea

Treno per Orio, il Comitato di Boccaleone ha presentato la sua terza proposta

In una conferenza stampa, i residenti, Italia Nostra e Legambiente hanno illustrato l'idea di una galleria che ricucirebbe il quartiere

Treno per Orio, il Comitato di Boccaleone ha presentato la sua terza proposta
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di Paolo Aresi

Boccaleone ci ha riprovato: oggi (12 settembre) ha presentato una nuova idea per ricucire il quartiere in occasione della grande opera che porterà il treno dalla stazione di Bergamo all’aeroporto di Orio. È il terzo progetto di massima che il Comitato di quartiere pone all’attenzione di Rfi, del Comune, della Regione, dell’opinione pubblica.

La filosofia è la stessa: evitare di tagliare in due il quartiere ancora di più di quanto lo sia oggi. Evitare che si erigano due muraglie di barriere fonoassorbenti lunghe seicento metri e alte fino a sette metri e mezzo lungo la ferrovia. Anzi, approfittare dell’occasione per riunire il quartiere. La proposta attuale è quella dell’”inscatolamento”, cioè della costruzione di una galleria artificiale, che potrebbe essere lunga dai cento ai settecento metri, in cui fare passare il treno. Sopra la galleria, un giardino pensile: per raggiungerlo, la sistemazione di due pendii, uno verso nord e uno verso sud. Sulla sommità della galleria, esattamente come si sta facendo a Milano Cadorna e a Porta Romana, percorsi ciclopedonali, alberi, panchine, giardini. Un percorso che potrebbe addirittura collegarsi in maniera lineare alla nuova Porta Sud di Bergamo.

Alla conferenza stampa hanno partecipato, oltre agli esponenti del quartiere, anche Paola Morgandi di Italia Nostra, Elena Ferrario di Legambiente ed esponenti degli ordini di ingegneri e architetti. Danila Maida ed Elena Zoppetti hanno parlato per il comunicato. Hanno detto: «Porta Sud nasce per ricucire le parti di Bergamo che stanno di qua e di là dalla stazione. Questa galleria artificiale potrebbe partire proprio dal margine di Bergamo Sud e diventare la passeggiata che ricuce anche Boccaleone, collegandola al centro della città. Sul pendio sud della scarpata proponiamo anche l’inserimento di pannelli fotovoltaici che sarebbero un passo per la costituzione di una comunità energetica. Una grande occasione».

È stato calcolato un costo maggiorato di circa 17-18 milioni di euro. Bisogna considerare che l’opera ferroviaria supera i 200 milioni di euro complessivi.

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