Tanti no all'autostrada

Una superstrada al posto della Dalmine-Treviglio: piace la "terza via" suggerita da Sorte

Il parlamentare di Forza Italia ha proposto un'alternativa che sfrutta il più possibile le tangenziali già esistenti. E che costa molto meno

Una superstrada al posto della Dalmine-Treviglio: piace la "terza via" suggerita da Sorte
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di Wainer Preda

Qualcuno l’ha chiamata, un po’ pomposamente, “terza via”, facendo il verso alle scelte alternative di Tony Blair. Certo è che si è sollevata un’ampia discussione intorno alla proposta avanzata dal deputato di Forza Italia Alessandro Sorte sul riassetto delle infrastrutture viarie nella Bassa Bergamasca.

Dopo la levata di scudi contro la prevista autostrada Dalmine-Treviglio, l’iter dell’infrastruttura da 140 milioni di euro ha subito un’accelerazione in Regione Lombardia. Di converso è arrivata la reazione veemente di chi quel collegamento invasivo e, secondo alcuni calcoli, poco efficace, proprio non lo vuole. Da Legambiente ai comitati dei cittadini (primo fra tutti “Cambiamola”) che hanno raccolto oltre ventimila firme contrarie, da Coldiretti che vede un pericolo nell'ulteriore consumo di suolo agricolo, ai dubbi del presidente della Provincia Pasquale Gandolfi e di diversi Comuni attraversati, sono in parecchi ad avere una posizione quantomeno scettica sull'opera.

Ecco allora spuntare la proposta di Sorte. «Non un’alternativa all'autostrada Dalmine-Treviglio - precisa il deputato di Brignano Gera d’Adda, che fin da assessore regionale per quell'infrastruttura si era speso -, ma un sasso nello stagno, per riflettere sull'annosa questione dello scacchiere infrastrutturale bergamasco che dal 2012, anno di progettazione della Bergamo-Treviglio è parecchio cambiato». Già, la Pedemontana è tramontata. Nella Bassa Bergamasca sta esplodendo il settore logistico. Si parla di un nuovo mega interporto a Cortenuova. Mentre Bergamo e Stezzano non sono proprio così “disponibili” ad accogliere altri tratti autostradali.

Sorte propone dunque una superstrada, senza caselli né pedaggio, costruita con fondi pubblici, innestata per buona parte sulla viabilità già esistente. Il tratto ancora da costruire ex novo sarebbe limitato a dieci chilometri, in parte già previsti dalle pianificazioni comunali. L’idea di fondo è quella di un collegamento Bassa-Bergamo più strategico, partendo dal casello della Brebemi di Bariano, attualmente sottoutilizzato. Da qui, sfruttando le tangenziali esistenti di Bariano e Morengo, si arriva già oggi a sud di Cologno. (...)

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