Grande evento

Università di Bergamo, in Sant'Agostino si è svolto il G20 dei giovani

I temi più trattati sono stati, ovviamente, il clima, l'economia sostenibile e la digitalizzazione

Università di Bergamo, in Sant'Agostino si è svolto il G20 dei giovani
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Ieri (martedì 20 luglio) ha avuto luogo, nell'Aula Magna di Sant'Agostino dell'Università di Bergamo, il Summit dello Youth20 (Y20), il G20 dei giovani.

Si tratta di un'iniziativa della "Young Ambassadors Society", un'associazione no-profit che promuove il dialogo e la cooperazione tra i giovani nel mondo), la quale vede protagonisti i ragazzi di Milano e Bergamo, una decina in presenza assieme ad altri in collegamento dagli Stati Uniti e dal Giappone.

Jacopo Pasquero

A presiedere all'evento, condotto da Jacopo Pasquero, membro dell'Environment Programme dell'Onu, diverse autorità d'eccezione, tra cui il vicepresidente della Fao Maurizio Martina, il quale ha spiegato come sia necessario che i giovani siano «protagonisti del cambiamento»; c'ernao anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e ovviamente il rettore Remo Morzenti Pellegrini, che non ha mancato di ricordare come i presenti siano i futuri leader di domani.

Al centro della discussione temi ormai fondamentali quali la sostenibilità, i cambiamenti del clima, le nuove tecnologie e la digitalizzazione. «Dopo molti anni, la gioventù finalmente detta l’agenda – ha dichiarato il sindaco Gori -. Se l’Europa e il mondo sembrano finalmente considerare seriamente i cambiamenti climatici dobbiamo ringraziare loro che sono riusciti a guidare i leader nella giusta direzione. Finalmente, dopo anni di tagli alle spese, l’Italia ha ricominciato a investire nell’educazione per merito loro, che chiesto gli vengano dati gli strumenti per affrontare le sfide del futuro».

«Negli ultimi mesi i delegati del Y20 hanno lavorato per portare sul tavolo del G20 le loro idee e i loro progetti – ha concluso Alberta Pelino, fondatrice Young Ambassadors Society e Chair Youth 20 -. Sono state coinvolte oltre 90 associazioni giovanili in tutto il mondo che rappresentano più di un milione di giovani».

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