Classifica del Censis

Grazie alla continua crescita, l'Università di Bergamo è tra i grandi Atenei d'Italia

È la prima volta che entra in questa classifica nazionale che valuta numero di studenti, qualità dei servizi erogati, strutture e borse di studio

Grazie alla continua crescita, l'Università di Bergamo è tra i grandi Atenei d'Italia
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«L’ingresso per la prima volta della nostra Università nella classifica 2021/2022 del Censis sui grandi atenei non solo ci rende orgogliosi, ma conferma la validità del percorso verso un’università sempre più a misura di studente e futuri professionisti, scelta da un numero di giovani in costante incremento». Commenta così il nuovo traguardo raggiunto dall’ateneo Remo Morzenti Pellegrini, rettore dell’Università degli studi di Bergamo, che per la prima volta rientra tra i grandi atenei italiani, ovvero le università che contano dai 20mila ai 40mila studenti iscritti.

Numeri che confermano il trend già in atto da alcuni anni e il buon avvio della stagione delle immatricolazioni. A pochi giorni dall'apertura delle iscrizioni al prossimo anno accademico, gli immatricolati alle lauree triennali (e a ciclo unico, come Giurisprudenza e Scienze della formazione primaria) sfiorano i 1.400 studenti. Nei primi due giorni le lauree triennali ad accesso libero hanno registrato oltre 750 immatricolati, mentre le triennali ad accesso programmato hanno raggiunto, nei primi dieci giorni, più di 600 immatricolati già ammessi dopo le prove di selezione. E non sono da meno le lauree magistrali, che registrano un buon interesse da parte degli studenti, con oltre 800 pre-iscritti tra corsi ad accesso libero e corsi ad accesso programmato.

L’Università di Bergamo risulta in crescita nei principali indicatori presi in considerazione, con un punteggio di 83.7 per le strutture disponibili, i servizi erogati, le borse di studio, il livello di internazionalizzazione, la comunicazione e gli studenti che dopo la laurea trovano lavoro. In particolare, l’Ateneo orobico conquista il primo posto per grado di occupabilità dei suoi laureati e il terzo per il livello di internazionalizzazione.

«Ciò che risalta – conclude il rettore – non è solamente il tredicesimo posto conquistato per la qualità dei servizi, ma soprattutto il primo posto per grado di occupazione a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo, che già il Rapporto 2021 di AlmaLaurea aveva indicato come nettamente superiore alla media nazionale. Altro dato da evidenziare poi è il terzo posto per livello di internazionalizzazione: la nostra Università aspira a diventare un punto di riferimento nella formazione accademica, nazionale e internazionale a conferma del valore del lavoro condiviso svolto con passione e competenza dal corpo docente e dal personale tecnico e amministrativo a beneficio di studenti sempre più ambiti anche da aziende del territorio, nazionali e internazionali».

A inizio giugno era arrivato un altro importante riconoscimento per l'Ateneo cittadino: UniBg era infatti entrata a fare parte del QS World University Rankings 2022, ovvero la classifica delle migliori università al mondo. Ciò che distingue questo ranking è lo speciale peso attribuito alla reputazione e al numero di professori in rapporto agli studenti e a premiare l’Università di Bergamo era stato soprattutto l’indicatore della reputazione, grazie alla continua crescita dell’Ateneo e alla visibilità ottenuta a livello internazionale.

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