È ai domiciliari

Inchiesta sull'accoglienza dei migranti, padre Antonio Zanotti sarà interrogato martedì

Inchiesta sull'accoglienza dei migranti, padre Antonio Zanotti sarà interrogato martedì
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Padre Antonio Zanotti, il frate ritenuto dagli inquirenti essere il vertice di una rete costruita per truffare lo Stato sfruttando i richiedenti asilo, sarà interrogato martedì 23 giugno. A darne notizia è Bergamonews.

Il padre si trova dal 16 giugno scorso agli arresti domiciliari a Sovere e sarà ascoltato dal giudice per le indagini preliminari Lucia Graziosi nell’ambito della maxi inchiesta che ha gettato ombre nella gestione dei contributi pubblici destinati all’accoglienza dei migranti, condotta dai carabinieri e coordinata prima dal magistrato Davide Palmieri e oggi dal pm Fabrizio Gaverini. Le accuse mosse dagli investigatori sono pesanti: associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato attraverso l’acquisizione di erogazioni pubbliche non spettanti, sfruttamento del lavoro nero e riciclaggio.

Il frate dovrà spiegare, in particolare, le pratiche nella gestione degli ospiti nelle strutture in cui operava la cooperativa Rinnovamento. Nel frattempo, nella sede legale di Romano di Lombardia sono stati sequestrati 126mila euro, ritenuti essere parte del profitto derivante dalle attività illecite.

Davanti al giudice dovranno comparire anche la presidente della cooperativa Rinnovamento e l’economo, anche loro agli arresti domiciliari.