Il caso

Bergamo, neonata abbandonata: 10 giorni per decidere il futuro di Noemi

È il lasso di tempo entro cui la mamma può decidere di riavere la piccola Noemi. Poi toccherà al Tribunale. Già 350 famiglie pronte all'adozione

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di Wainer Preda

Dieci giorni. Questo il lasso di tempo che la mamma della piccola Noemi avrà a disposizione per ravvedersi e avere indietro la sua bambina. Altrimenti la questione passerà al tribunale dei minori di Brescia per le pratiche di adozione.

Bergamo resta col fiato sospeso, nella speranza che la donna di cui non si conosce l’identità e che ha abbandonato la neonata, faccia un passo indietro.

Intanto la piccola, ricoverata nel reparto di patologia neonatale dell’ospedale Papa Giovanni, sta bene. Riposa tranquilla. Tutti nella norma i parametri vitali. Noemi, così l’hanno chiamata gli operatori della Croce Rossa che l’hanno trovata, mercoledì 3 maggio è stata lasciata dalla mamma nella "culla per la vita", struttura d’affido in via Broseta, a Loreto.

Sono le 17 quando il cicalino dell’allarme della culla, suona. Gli operatori della Croce Rossa Antonella Matta e Marco Riva, appena rientrati con l’ambulanza, vanno a vedere cosa succede. E lì, sul materassino riscaldato, trovano la bambina. L’emozione è fortissima. Increduli, la prendono in braccio. La coccolano. Il fagottino è sereno. Non piange. Lo accompagnano all’ospedale Papa Giovanni e lo affidano ai medici.

Cinque minuti dopo, la finestra della culla si apre di nuovo. Stavolta un biglietto, straziante. È della mamma. Trentacinque parole d’inchiostro blu, in italiano corretto, che sanno di disperazione. Di una donna che ha partorito in casa da sola, poche ore prima. Come sola è stata per i 9 mesi con la bimba in grembo. «Vi affido un pezzo importante della mia vita - scrive - che sicuramente non dimenticherò mai»«Un bacio, per sempre. Mamma».

Sul suo conto, come da prassi, sono in corso gli accertamenti della polizia. La Questura vuole verificare che la donna, per arrivare a una simile decisione, non sia stata sottoposta a violenza domestica. Intanto, già 350 le famiglie disponibili all’adozione di Noemi.

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