Una storia atroce

Chi è l'uomo che ha ucciso e fatto a pezzi Charlotte Angie, il cui cadavere è stato trovato a Borno

Il 43enne era vicino di casa della vittima e pare abbia avuto con lei una relazione. La sua confessione agli inquirenti

Chi è l'uomo che ha ucciso e fatto a pezzi Charlotte Angie, il cui cadavere è stato trovato a Borno
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«Nato a Milano in aprile, ariete atipico, calmo e razionale ma testardo e determinato a raggiungere gli obiettivi prefissati»: si descrive così, sul sito di cucina e ristorazione con cui collabora, Davide Fontana, il 43enne che nella notte tra ieri (28 marzo) e oggi ha confessato ai Carabinieri di Brescia l'omicidio di Carol Maltesi, 26enne attrice porno nota nell'ambiente con il nome di Charlotte Angie. Il corpo della ragazza era stato trovato il 20 marzo scorso smembrato in quindici parti e nascosto in sacchi della spazzatura al confine tra la Val di Scalve e la Valcamonica, nel territorio di Borno (Brescia).

Carol Maltesi, nel mondo hard nota come Charlotte Angie

La confessione del vicino di casa

Fontana lavora in banca, fa anche il fotografo ed è un appassionato food/travel blogger. Il suo profilo Instagram (@uomoallacoque) vanta oltre tredicimila followers, ma lì della sua vita privata non ha mai scritto o postato foto. Stando alle informazioni circolate, Fontana aveva avuto una relazione con Maltesi, poi interrotta. I due erano vicini di casa a Rescaldina, nell'hinterland milanese. La 26enne era madre di un bambino di 6 anni, che vive però con il padre.

Stando alla confessione di Fontana, fornita dopo essere stato messo alle strette durante un interrogatorio a cui si era volontariamente sottoposto ma con dichiarazioni piene di contraddizioni, l'uomo l'avrebbe uccisa colpendola più volta alla testa perché «in preda a un raptus» durante un litigio (una "giustificazione" spesso adottata, purtroppo, dagli autori di femminicidi). L'omicidio sarebbe avvenuto addirittura a gennaio. Successivamente, il 43enne avrebbe nascosto il cadavere in un congelatore. Solo successivamente avrebbe sfigurato il volto della donna per rendere irriconoscibile la salma e l'avrebbe tagliata (con delle cesoie, a quanto pare) in diversi pezzi. Il 20 marzo, poi, utilizzando l'auto di Maltesi si sarebbe recato a Paline di Borno, luogo che conosceva per esserci stato in vacanza in passato, e avrebbe lì abbandonato i sacchi della spazzatura con le parti del corpo della giovane. L'uso del condizionale è ancora d'obbligo, poiché gli inquirenti stanno ancora ricostruendo nei dettagli quanto accaduto.

Davide Fontana

Come si è arrivati a Fontana

Com'è noto, i sacchi sono stati poi rinvenuti lungo la strada della frazione di Borno da un passante e sono subito scattate le indagini, rese particolarmente difficili per lo stato in cui era ridotto il cadavere. Fontana, infatti, aveva tentato di "eliminare" anche i diversi tatuaggi sul corpo di Maltesi, che gli esperti sono però riusciti a ricostruire almeno in parte. E proprio la descrizione di quei tatuaggi è stata diffusa nella speranza che qualcuno potesse dare un nome alla vittima. In poco tempo, le segnalazioni sono state diverse. Una addirittura al noto programma radiofonico La Zanzara di Radio24. Un'altra, invece, al portale BsNews, che ha iniziato a indagare sulla vicenda.

Proprio durante l'inchiesta di un giornalista di BsNews i sospetti su Fontana si sono fatti più forti. Il collega era riuscito ad avere il numero di telefono di Maltesi e le aveva scritto un messaggio. Fontana, dopo l'omicidio, per tentare di depistare le indagini non aveva solo pagato l'affitto di casa della giovane, ma era rimasto in possesso del suo telefono e fingeva di essere lei. «Non ho tempo adesso per i giornalisti e per spiegare perché ho lasciato il porno», ha risposto Fontana al messaggio ricevuto. Come ha riportato il Corriere, inoltre, al collega che chiedeva conto del fatto che i tatuaggi indicati dagli inquirenti sul cadavere trovato a Borno fossero uguali a quelli dell’attrice hard, lo stesso assassino - sempre fingendosi Charlotte Angie - aveva risposto sabato scorso: «Ah, ho capito, mi hanno già detto diverse persone di quella ragazza. Io sto bene fortunatamente». Ma non aveva inviato il messaggio vocale richiesto dalla redazione.

Carol Maltesi

Nessuno, in due mesi, l'ha mai cercata

Nell'interrogatorio, Fontana ha anche detto di non aver dovuto fingersi molte altre volte, al telefono, la vittima. Lo smartphone non avrebbe mai squillato (neppure a metà marzo, quando Maltesi avrebbe dovuto partecipare a un evento hard in un locale milanese) ed erano arrivati solo pochi messaggi da parte dell'ex compagno della donna e da parte della madre, che secondo quanto riportato da Fanpage vive a Sesto Calende con un compagno e soffrirebbe di problemi di salute. Secondo quanto raccolto invece dal portale Mow, diverse colleghe e amiche di Maltesi smentirebbero Fontana, dicendo che nelle ultime settimane era lui a rispondere sia alle chiamate che sui social, dicendo però che la 26 enne aveva deciso di lasciare il mondo dell'hard e di non volerci più avere niente a che fare. In ogni caso, pare che nessuno, in questi due mesi, sia andato davvero a fondo sulla scomparsa della giovane. Un'ulteriore nota di tristezza in una vicenda tragica e atroce.

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