Polverone

Demolizione dell'ex Italcementi ad Albino, multata la ditta: l'immagine che dimostra il pericolo

Tante polemiche dopo il filmato dell'abbattimento dello stabile: le strade andavano chiuse. Il titolare della ditta si difende, ma una foto lo contraddice. Multa da 841 euro

Demolizione dell'ex Italcementi ad Albino, multata la ditta: l'immagine che dimostra il pericolo
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Ha fatto e fa tuttora discutere l'abbattimento del capannone nell'ex stabilimento Italcementi di Albino. Come abbiamo mostrato attraverso un video, lunedì 3 febbraio la ditta Bergamelli, responsabile dei lavori nell'area, ha buttato giù una struttura fatiscente, sollevando una vera e propria nube che qualcuno ha addirittura (forse esagerando) definito «tossica», ma che certo non sarà stato piacevole respirare dato che si trattava pur sempre di materiale edile.

Il polverone alzato dalla demolizione

Ad aver però causato le maggiori polemiche è stata la decisione di non chiudere le strade che circondano l'area, tant'è che un pullman è passato a pochissimi metri dal cantiere pochi secondi prima che il capannone venisse abbattuto e che l'intera area fosse invasa dal polverone. Fortunatamente non ci sono stati né danni né feriti, ma la cosa ha causato non poca preoccupazione. Tanto che anche la Polizia locale è stata avvisata e alcuni agenti sono intervenuti. La ditta Bergamelli è stata sanzionata per 841 euro per aver violato l'articolo 21 comma 4 del Codice della strada. In sostanza, per aver effettuato i lavori su strade pubbliche senza aver chiesto la specifica autorizzazione.

Su le pagine de L'Eco di Bergamo del 4 febbraio, il titolare dell'impresa, Massimiliano Bergamelli, si è difeso precisando che in realtà le autorizzazioni ci sono tutte. E la cosa è vera, ma solo se si valutano i lavori di demolizione nell'area dell'ex Italcementi. Non era stato precisato, però, che i lavori avrebbero "toccato" anche l'adiacente via Pradalunga, creando disagi al traffico (e mettendo a rischio, aggiungiamo noi, l'incolumità di chi per la strada passava). Lo stesso sindaco di Albino, Fabio Terzi, ha spiegato che «in questi casi la legge prevede che venga informato il Comune perché blocchi il transito lungo la via durante la demolizione», cosa che qui non è accaduta.

Bergamelli ha poi detto: «Era tutto sotto controllo. La strada è separata dall'area del cantiere da un muro alto tre metri, dunque non ci sono stati pericoli. Non abbiamo avvisato la Polizia locale perché per noi non era da avvisare, trattandosi si una demolizione autorizzata e interna». Peccato che l'immagine che vedete qui sopra (tratta da Google Maps) dimostri che non sia proprio così: il capannone demolito, infatti, era proprio attaccato a via Pradalunga e per di più "invadeva" la strada nella sua parte superiore. Sebbene l'abbattimento sia stato effettuato sin nei minimi dettagli, la possibilità che qualche detrito andasse su strade erano elevate e la strada andava certamente chiusa.

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