la denuncia della cisl

È polemica sui 50mila test sierologici gratuiti per i bergamaschi: «Esclusi gli over64»

È polemica sui 50mila test sierologici gratuiti per i bergamaschi: «Esclusi gli over64»
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Lunedì 15 giugno a Bergamo prenderà il via a Bergamo il più grande screening di massa per capire l’effettiva diffusione del Coronavirus tra la popolazione. Palazzo Frizzoni e Regione hanno infatti messo gratuitamente a disposizione dei residenti 50mila test sierologici, oltre agli eventuali successivi tamponi in caso di positività agli anticorpi (ne sono disponibili circa 20mila).

La ricerca epidemiologica, però, secondo la Fnp Cisl di Bergamo presenta luci e ombre: «sarebbe un’ottima notizia, se non fosse che il regalo è destinato ai lavoratori con un’età compresa tra i 18 e 64 anni», denuncia la segretaria generale Caterina Delasa. «Ci si dimentica, forse, che l’età fissata per la pensione di vecchiaia è al momento di 67 anni – sottolinea Delasa -. Dai 64 ai 67 anni il lavoro ha un’altra valenza, evidentemente inferiore, o essendo vicini alla pensione può bastare il pensiero?».

Al momento le prenotazioni dei bergamaschi per il test sierologico sono già oltre 1.500. «Si è detto e si è visto che a morire sono soprattutto gli anziani e, tra questi, i più fragili – prosegue -. Quando devono essere effettuati i tamponi la scelta è fatta a ritroso; solo se ne resteranno a disposizione si procederà ad eseguirli anche sulle persone con più di 65».

Una condizione che, stando a quanto sostiene il sindacato, avviene normalmente. «Anche quando un anziano è stato a lungo ammalato, il medico non può fargli fare il tampone – spiegano -. È veramente scandaloso che da questo dramma qualcuno non abbia ancora imparato niente. Evidentemente tre mesi di epidemia non hanno cambiato molto nella mentalità dei dirigenti. Ancora una volta ci si è dimenticati dei “vecchi”, di coloro che fino a un mese fa piangevamo perché si era persa una generazione».

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