situazione costantemente monitorata

Frana in movimento sul Sebino, da Regione 250 mila euro per interventi nei comuni colpiti

Oggi è stato consegnato il primo report dei geologi. L'assessore regionale alla Protezione civile Foroni: «Dai risultati dello studio la situazione ci porta a essere più ottimisti»

Frana in movimento sul Sebino, da Regione 250 mila euro per interventi nei comuni colpiti
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La frana in movimento sul monte Saresano e il rischio di distacco di circa 1 milione e mezzo di metri cubi di roccia e detriti lasciano ancora con il fiato sospeso gli abitanti di Tavernola Bergamasca, Vigolo e Parzanica. Per questa ragione l’assessorato regionale alla Protezione civile ha stanziato 250 mila euro per poter intervenire a tutela della popolazione dei tre comuni del Sebino.

In particolare, Regione Lombardia ha assicurato 100 mila euro necessari all’attività di coordinamento, monitoraggio e modellazione del dissesto richieste al consulente dei comuni e all'Università di Milano-Bicocca. Ulteriori 100 mila euro di contributo regionale saranno utilizzati dalla Comunità Montana Laghi Bergamaschi per mettere in sicurezza una strada di emergenza che consentirà, nei prossimi giorni, di mettere nuovamente in comunicazione con il resto del territorio il comune di Parzanica, isolato ormai da una decina di giorni.

I restanti 50 mila euro, suddivisi equamente tra la Comunità Montana del Sebino Bresciano e quella dei Laghi Bergamaschi, serviranno invece per mettere nero su bianco, con l'aiuto dell'Università di Brescia, un piano di emergenza che simuli l'onda anomala che potrebbe colpire Montisola e le sponde bresciana e bergamasca nel caso in cui la frana collassi.

Nel frattempo la provincia di Bergamo ha continuato a monitorare l’evoluzione del movimento franoso grazie a una postazione radar da terra (InSAR) che avviserà la sala operativa di Protezione civile in caso di accelerazioni repentine. Oggi (giovedì 4 marzo), inoltre, il professor Nicola Casagli, ordinario di geologia applicata del Centro di competenza del Dipartimento nazionale della Protezione civile, ha consegnato la propria relazione, in attesa del secondo report da parte del geologo incaricato dai comuni.

«Solo dopo un confronto tra i due rilievi effettuati decideremo come intervenire – spiega l'assessore regionale al Territorio e protezione civile Pietro Foroni -. Sulla base dei risultati del primo studio, ricevuto oggi, possiamo dire che la situazione ci porta a essere tendenzialmente più ottimisti, anche se non dobbiamo assolutamente rilassarci. Il monitoraggio messo in atto è in linea con quanto richiesto in questi casi. Da parte nostra abbiamo assicurato da subito la massima disponibilità alla collaborazione con gli amministratori locali, a tutela di tutti i residenti».

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