I dati si confermano positivi, Lombardia verso la zona arancione dal 27 novembre
È ufficialmente partito il countdown in vista del declassamento della Lombardia da zona rossa a zona arancione. Se gli indicatori emersi nelle ultime settimane dovessero confermarsi stabili, infatti, la Regione potrebbe chiedere un allentamento delle misure restrittive al Ministero della Salute e vederselo riconosciuto venerdì 27 novembre. Nel frattempo il Ministro Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che proroga di ulteriori due settimane la zona rossa sul territorio regionale.
Il monitoraggio settimanale effettuato dall’Istituto superiore di sanità ha infatti confermato il rallentamento della curva epidemiologica e l’abbassamento dell’indice Rt che, ad oggi, in Lombardia è pari a 1.5. Secondo il report pubblicato dall’Ats di Bergamo questo dato nella nostra provincia è addirittura migliore, attestandosi attorno a 1. Il dottor Alberto Zucchi, responsabile del servizio epidemiologico dell’Ats ha infatti specificato che «i casi di positività sono in aumento, ma lieve, quindi la curva tende a stabilizzarsi. La media giornaliera è di 234 positivi ed è in diminuzione, mentre il rapporto positivi/tamponi è al 10 per cento. I positivi sono 3.700 e i contatti in isolamento fiduciario sono circa 3.000». L’unica nota dolente è per la nostra provincia è ancora rappresentata dalla Bassa Bergamasca, mentre i focolai nell’Alto Sebino sono rientrati definitivamente. Il miglioramento nell’evoluzione epidemiologica è indicato anche dall’indice di positività che, nonostante oscillazioni giornaliere, pare si stia assestando intorno al 20 per cento. Oggi, sabato 21 novembre, è pari al 19,9 per cento: le nuove positività in Lombardia sono 8.853, a fronte di 44.294 tamponi analizzati.
In ogni caso la pressione esercitata dai nuovi accessi nei reparti di terapia intensiva lombardi resta forte, tanto che in provincia si stanno ricavando ulteriori posti letto dedicati ai pazienti Covid (gravi e non) e che l’aggiornamento di giovedì 19 novembre pubblicato dall’Asst Papa Giovanni XXIII parla di 27 pazienti ricoverati nel presidio medico avanzato della Fiera. Due pazienti su tre provengono dalle province lombarde più colpite dai contagi; ciò significa fortunatamente che la Bergamasca rispetto alla primavera è stata colpita meno violentemente dai contagi. Fortunatamente, negli ultimi tre giorni il saldo relativo ai nuovi accessi negli ospedali lombardi si è notevolmente ridotto; addirittura giovedì (19 novembre) in Lombardia si sono contate 32 persone ricoverate in meno rispetto al giorno prima.