Nuovo attacco

Il sindaco Gori: «Sia la Regione a pagare test e tamponi. Assurdo manchino i reagenti»

Ospite della trasmissione "Agorà" di Rai 3, il primo cittadino critica la politica intrapresa dal Pirellone in questa fase 2

Il sindaco Gori: «Sia la Regione a pagare test e tamponi. Assurdo manchino i reagenti»
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«Credo che in questa crisi tanti abbiano sbagliato, abbiamo sbagliato anche noi, anche io per la mia parte quando ho sottovalutato a febbraio la gravità della situazione, e ha sbagliato anche la Regione Lombardia»: così il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, stamattina (22 maggio), ospite del programma di Rai3 Agorà. Tema centrale del dibattito, ovviamente, le azioni che si stanno attuando per convivere con il virus.

«È sbagliato che a qualunque critica il presidente della Regione e gli assessori rispondano scocciati dicendo che è propaganda. Credo sia possibile sviluppare una critica pacata, rispettosa tenendo conto anche delle enormi difficoltà che la Lombardia ha dovuto affrontare. Quindi si può discutere», ha detto ancora Gori. Discutere di cosa? Nel caso di specie, di test sierologici e tamponi: «Penso che debba essere un costo del servizio sanitario regionale l'abbinamento di test sierologici e tamponi, questa accoppiata di strumenti è la chiave della profilassi e della protezione personale. Costa tanto ma è una priorità».

Dopo il botta e risposta tra lui e Fontana circa le regole imposte dalla Regione ai ristoratori dei giorni scorsi, il sindaco Gori apre quindi un nuovo terreno di scontro, in realtà già toccato nelle scorse settimane, con il Pirellone. Criticando apertamente la politica scelta dalla Regione per quanto riguarda test e tamponi. «Non siamo in grado di fare i tamponi a tutti a Bergamo - ha detto ancora il primo cittadino -. C'è una situazione molto disordinata, ci sono code e liste di attesa per fare a pagamento i test. Quindi abbiamo riaperto quasi tutto con il rischio elevato di non riuscire ad individuare per tempo i nuovi casi positivi, è una rincorsa».

E quando gli si fa notare che, secondo la Regione, mancherebbero i reagenti per fare più tamponi, Gori dice: «Mi chiedo perché lo Stato e la Regione non si siano dati da fare per procurarsi i reagenti nei tempi utili ad avere molti più tamponi già ad aprile, marzo, quando servivano». Vediamo se, anche questa volta, Fontana o altri assessori della sua Giunta risponderanno alle critiche di Gori.

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