L’andamento della pandemia questa settimana: la prova del nove delle scuole

La vera prova del nove partirà da lunedì 14 agosto, con l’inizio del nuovo anno scolastico. È questa, almeno sulla carta, la data che sancirà l’effettiva ripartenza dopo il lockdown nonostante le prime attività commerciali e lavorative siano aperte già da metà maggio. Le autorità sanitarie, non soltanto regionali ma italiane, si troveranno infatti tra le mani la patata bollente della gestione e del monitoraggio dei contagi.
Fortunatamente, nonostante i casi di contagio sul territorio nazionale siano in leggera crescita, almeno per quanto riguarda la bergamasca i numeri paiono stabili, oscillando tra i 9 e i 24 positivi al giorno. Un andamento che nel complesso è riscontrabile anche su scala regionale. «A chi si domandava se in autunno il Covid sarebbe ritornato, oggi si può dire che l’infezione non è mai scomparsa – ha commentato il segretario regionale Fimmg Paola Pedrini a margine della presentazione della lista “Medici per tutti”, in vista delle elezioni per il rinnovo dell’Ordine dei Medici -. I casi stanno aumentando ma a Bergamo tutto sommato la situazione non è così allarmate. È necessario però restare vigili. Fondamentali saranno le vaccinazioni antinfluenzali e la rapidità della diagnosi. Oggi non ci sono le difficoltà che invece sono emerse nei mesi iniziali della pandemia, ma c’è da dire che i casi si sono decisamente ridotti. Importante, soprattutto per non tenere ferme intere classi e famiglie, sarà poter contare sui tamponi rapidi».
Nel merito l’assessore regionale al Welfare Gallera al termine di un vertice nella sede dell’Ats di Bergamo ha fatto sapere che Regione Lombardia ha costruito una gara insieme ad altre regioni per acquistare 1,2 milioni di tamponi rapidi. «È come se fossimo tornati a gennaio – ha aggiunto il dottor Guido Marinoni, presidente uscente dell’Ordine dei Medici bergamasco -. Adesso però disponiamo di tutti gli elementi di conoscenza per fare in modo che non si ripeta ciò che abbiamo vissuto».
Tornando ai numeri, anche quello relativo ai tamponi analizzati resta elevato, nonostante il record assoluto di 27.324 test molecolari analizzati in un solo giorno toccato venerdì 4 settembre non sia più stato eguagliato. Se si escludono il picco massimo di 21.368 tamponi processati nella giornata di mercoledì 9 settembre e il minimo di 9.088 registrato lunedì 7 settembre, gli altri giorni si attestano intorno alle 17mila unità analizzate.
L’autunno che ci apprestiamo a vivere non sarà quindi dei più semplici. Come è logico aspettarsi ogni giorno si registreranno nuovi contagi e l’unica arma che abbiamo a disposizione per aiutare le autorità a gestire la situazione è l’adozione dei comportamenti igienico sanitari che ormai ci sono ben noti (uso della mascherina, distanziamento, lavarsi spesso le mani). Per favorire il ritorno in classe delle generazioni più giovani sarà necessaria, quindi, anche una buona dose di responsabilità personale, al di là di tutti i protocolli. Perché una cosa sembra evidente: se si chiuderanno nuovamente le scuole, allora a saltare sarà tutto il banco.